Salute

La malattia di Chagas si diffonde in Italia. Ecco di cosa si tratta

Il suo nome scientifico è tripanosomiasi americana, quello comune è kissing bug, ovvero insetto del bacio. L'infezione, un tempo diffusa nei Paesi del Sud America, si sta diffondendo anche negli Stati Uniti e in Europa, Italia compresa. La colpa, come per la febbre West Nile, è il riscaldamento globale

Gli insetti coinvolti si mettono al lavoro soprattutto di notte. La zona preferita è quella intorno alla bocca o vicino agli occhi, ecco perché si chiamano anche kissing bug. Mordono tutti i mammiferi, uomo incluso. Dopo aver mangiato defecano e all’interno delle feci ci può essere il parassita.

Il contagio

A questo punto basta che ci grattiamo per il prurito per fare entrare il parassita attraverso le ferite che ci produciamo. Possono entrare anche nelle mucose degli occhi o della bocca possono infettarci.

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La malattia può essere trasmessa anche attraverso trasfusioni di sangue infetto, ingestione di cibi e bevande contaminati, trapianto d’organi e trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza o il parto.

I sintomi 

A volte la malattia di Chagas può essere asintomatica, con la conseguenza che molti non sanno di essere stati infetti. La zona della puntura può presentarsi gonfia con un colore violaceo. I sintomi, quando ci sono, sono comuni:

  • febbre;
  • stanchezza;
  • dolori muscolari;
  • mal di testa;
  • eruzioni cutanee.

In alcuni casi si possono avere anche diarrea o vomito.

Diagnosi 

La diagnosi può avvenire attraverso gli esami del sangue.

Terapia 

Se diagnosticata rapidamente la malattia di Chagas può essere ben curata, assumendo due farmaci specifici. Ad oggi non esiste un vaccino. L’unico metodo per evitare l’infezione è proteggersi dalle punture.

Fase acuta 

La fase acuta è quella che arriva poco dopo l’infezione. Il parassita comincia a moltiplicarsi all’interno del corpo. È  in questo momento che possono comparire i sintomi. Generalmente regredisce dopo alcune settimane. Se non curata, circa il 70% delle persone colpite rimane contagiosa ma non manifesta alcun sintomo. Il 30% sviluppa invece la fase cronica.

Fase cronica

In questa fase cominciano i guai veri. Va detto che colpisce soprattutto gli uomini. I parassiti arrivano nel cuore. Le conseguenze possono essere molto gravi. Il muscolo cardiaco si ingrossa e si danneggia. Si rischiano aritmie, tachicardia, dolore al torace, che possono manifestarsi anche a 10 o 20 anni dalla puntura.

I parassiti possono colpire anche il tratto digerente. In questi casi i problemi saranno di stitichezza, ingrossamento del colon e dell’esofago, dolore addominale e malnutrizione per lo scarso assorbimento dei nutrienti. Possibili anche disturbi neurologici ed encefalopatie, fatali soprattutto per i bimbi più piccoli e i soggetti immunodepressi.

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