Salute

La disbiosi, quando salta l’equilibrio dell’intestino

Ecco come intervenire se viene compromessa la flora batterica

L’alterazione della flora batterica intestinale, è detta in termini medici disbiosi. «Quando si verifica, nel tenue e nel colon hanno la peggio i batteri definiti buoni, perché svolgono un ruolo fondamentale nella digestione di molte sostanze e contribuiscono a tenere lontani microrganismi patogeni che possono portare ad alterazioni della funzionalità del fegato, del pancreas e del sistema immunitario» spiega Valentino Patussi, docente di gastroenterologia all’azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze (chiedigli un consulto.

Cause. Numerosi sono i motivi che possono pregiudicare il delicato equilibrio della flora intestinale. Fra i più frequenti, una dieta caratterizzata da poche fibre e scarso consumo di vegetali, da un eccesso di zuccheri e farine raffinate. L’uso di antibiotici e altri farmaci (sulfamidici, corticosteroidi, anticoncezionali, lassativi e i vaccini) può creare scompensi fra i batteri che tappezzano le pareti intestinali. Contribuiscono a far saltare questo equilibrio anche stili di vita come iperattività lavorativa, alterazione del ritmo sonno-veglia, eventi stressanti, scarsa attività fisica, fumo e alcol.

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Sintomi: pancia gonfia, flatulenza, meteorismo, dolori addominali, stitichezza, diarrea, gastrite cronica, gengivite.

Diagnosi. Dopo un’attenta anamnesi, il medico può prescrivere alcuni esami per accertare l’entità del problema. In particolare si valuta il grado di acidità delle feci e la presenza nelle urine di determinate sostanze (fenolo, indolo, ammoniaca e, nelle forme più gravi, scatolo). Utile anche controllare con le analisi del sangue la funzionalità epatica (transaminasi e gamma-GT) e quella pancreatica (alfa-amilasi).

Terapia: quasi sempre è sufficiente modificare le abitudini alimentari, rendendo la dieta più equilibrata e ricca di vegetali e fibre. Utili i fermenti lattici, assunti con lo yogurt o come integratori in fiale o in bustine: in particolare, lactobacillus, lactococcus, streptococcus, pediococcus. Questi batteri buoni vanno presi per un paio di settimane e la cura può essere ripetuta periodicamente, accompagnata da un’adeguata idratazione.
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