Salute

Fecondazione in vitro (Fivet): la fecondazione degli ovociti

Consiste nell'unione ovuli e spermatozoi, ma come funziona? E quali sono le percentuali di fecondazione? Le risposte dell'esperta Luciana De Lauretis

La fecondazione degli ovociti è un momento importantissimo del programma terapeutico, che consiste nell’unione ovuli-spermatozoi dopo qualche ora dal recupero degli ovociti. Nella fecondazione in vitro (Fivet) standard, ogni cellula uovo viene messa a contatto con un elevato numero di spermatozoi preparati in laboratorio. La penetrazione dell’uovo da parte dello spermatozoo in questo caso avviene naturalmente.

Fecondazione degli ovociti: la tecnica ICSI

Se la situazione seminale è invece patologica e quindi si presuppone una difficoltà, o un’impossibilità, di penetrazione spontanea nella cellula uovo, allora si utilizza la tecnica ICSI (ovvero iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi).

Gruppo San Donato

In questo caso è il biologo ad introdurre meccanicamente un singolo spermatozoo all’interno della cellula uovo, praticando un piccolo foro sulla parete dell’ovocita. L’esperta Luciana De Lauretis, direttore del Centro Fertilità dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano (puoi chiederle un consulto qui) spiega come funziona la fecondazione degli ovociti.

Fecondazione degli ovociti: l‘esame

Subito dopo il pick-up, gli ovociti vengono esaminati per valutarne lo stadio di maturazione. Infatti, per poter essere fecondato, l’ovocita deve trovarsi in una precisa fase di maturazione, chiamata metafase II. Non sono invece utilizzabili gli ovociti immaturi o post-maturi. Dopo il primo esame, gli ovociti vengono messi in coltura in un apposito liquido e poi incubati per circa 3 ore a temperatura costante (circa 37 gradi), umidità, tensione di CO2 ed ossigeno.

Quanti ovociti si fecondano

In Italia, la legge 40 imponeva che si potessero fecondare al massimo tre ovociti. Nel 2009, la Corte costituzionale ha sancito che il numero di ovociti fecondabili non può essere stabilito per legge. Così, oggi, sta al medico la responsabilità della decisione, con il consenso della coppia, su quanti ovociti fecondare per ottimizzare i risultati. Si deciderà poi, in base al numero di embrioni che si sono prodotti, quali e quanti sia opportuno trasferire in utero e quali conservare tramite congelamento.

Le percentuali di fecondazione degli ovociti

Sono strettamente legate all’età della donna, alle caratteristiche seminali e al livello qualitativo del laboratorio. In media, nelle donne più giovani la percentuale di ovociti fecondati con una Fivet può essere dell’80%, ma in media è del 60%. Nelle donne meno giovani, può non superare il 30%.

Il controllo

Dopo essere stati messi a contatto «in provetta» con gli spermatozoi, gli ovociti vengono rimessi in coltura per alcune ore. Il controllo dell’avvenuta fecondazione avviene infatti 16-20 ore dopo l’incontro dei due gameti. Se c’è stata la fecondazione, dentro l’ovocita sono visibili i due pronuclei (femminile e maschile), che contengono rispettivamente il patrimonio genetico della donna e dell’uomo. A questo punto non si parla più di ovocita ma di zigote. Gli zigoti diventano embrioni secondo un percorso ben preciso.

Come avviene

Prima di tutto, i due pronuclei si fondono in un unico nucleo che conterrà 46 cromosomi, 23 da parte della donna e 23 da parte dell’uomo. Poi la nuova cellula comincia a dividersi generando due cellule, e così via, con un ritmo intenso che la porta in pochi giorni a superare il centinaio di cellule. Dopo 5 giorni si raggiunge lo stato di blastocisti. È lo stadio immediatamente precedente l’impianto embrionario. Non più del 50% degli ovuli inseminati raggiunge questo stadio.

Le fasi della Fivet

Analisi per la donna – Analisi per l’uomo – Soppressione – Stimolazione – Pick-up – Prelievo del seme – Prelievo degli spermatozoi dai testicoli – Fecondazione – Transfer degli embrioni

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