Salute

Covid: Centaurus è molto contagiosa, ma non sembra più pericolosa

I risultati di diversi studi internazionali sottolineano la facile trasmissibilità della sottovariante, ma al momento escludono che possa essere più pericolosa

Le caratteristiche di Centaurus restano sotto la lente di ingrandimento dei principali centri di ricerca di tutto il mondo. I primi risultati che arrivano sono decisamente rassicuranti. Uno studio svolto nel prestigioso istituto Karolinska in Svezia ha confermato che non è più resistente ai nostri anticorpi rispetto alla variante Omicron 5.

Caratteristiche di Centaurus: anticorpi restano efficaci

Quindi il primo dato positivo è che chi abbia avuto l’infezione recentemente ha ancora anticorpi efficaci contro l’infezione, anche nella nuova sottovariante. I ricercatori in forza al centro di ricerca svedese hanno deciso di valutare la capacità di Centaurus di eludere le difese di chi aveva già avuto recentemente Covid.

Gruppo San Donato

La ricerca svedese

Il gruppo di lavoro ha analizzato 40 campioni di sangue prelevati a caso a Stoccolma, sia prima che dopo la prima ondata di Omicron. “Identificare quanto sia vulnerabile la popolazione, in questo momento, alle varianti emergenti è fondamentale”. Daniel Sheward è ricercatore presso il Dipartimento di microbiologia al Karolinska Institutet e primo autore dello studio. “Producendo uno pseudovirus per BA.2.75, siamo stati in grado di testarne la sensibilità agli anticorpi presenti nei donatori di sangue”.

Caratteristiche di Centaurus: farmaci monoclonali 

“Il nostro studio mostra che Omicron BA.2.75 ha approssimativamente lo stesso livello di resistenza agli anticorpi della variante dominante BA.5. Questa è una notizia rassicurante se dovessimo subire un’ondata BA.2.75″. Ben Murrell è tra i principali autori della ricerca svedese.

Gli esperti del Karolinska Institutet hanno poi voluto indagare sull’efficacia dei farmaci monoclonali usati contro Omicron anche su Centaurus. Anche in questo caso la risposta è positiva. Gli scienziati hanno collaborato anche con l’Imperial College di Londra, l’Università di Cape Town, in Sudafrica e l’Eth di Zurigo. Gli scienziati internazionali non hanno visto differenze sostanziali.

Sottovarianti sempre sotto osservazione

I ricercatori svedesi continueranno a monitorare le nuove mutazioni che si verificano nei sottolineaggi di Omicron e che potrebbero minacciare l’efficacia dei vaccini. Lo studio è stato finanziato dal programma Pandemic laboratory preparedness di SciLifeLab, dalla Erling persson Foundation, dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea.

Caratteristiche di Centaurus: stanno arrivando i vaccini aggiornati

Queste notizie danno sollievo a tutta la comunità scientifica. Poiché c’era grande preoccupazione che le nuove sottovarianti potessero inficiare quanto fatto finora contro Covid, i dati usciti dallo studio svedese rappresentano un segnale molto importanti. Questo è ancora più cruciale ora, visto che stanno arrivando i vaccini di Pfizer e Moderna aggiornati alla variante Omicron. Se gli studi avessero scoperto cambiamenti sostanziali tra la variante e le sottovarianti, il problema sarebbe stato enorme. In pratica non ci sono differenze importanti tra la variante e le sottovarianti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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