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Coppetta mestruale: quale scegliere, come inserirla e usarla in bagni pubblici, falsi miti da sfatare

Dopo che è apparso in una scena della serie tv The Last of Us, questo dispositivo ha catturato l'attenzione di molti. La ginecologa Chiara Di Pietro spiega tutto quello che c'è da sapere

A essere state sdoganate in una serie tv non sono solo le mestruazioni in sé ma anche la sempre più impiegata coppetta mestruale. Nel sesto episodio di The Last of Us, lo show di successo targato HBO che in Italia viene trasmesso su Sky e Now, la ragazzina protagonista viene ripresa mentre legge il foglietto con le istruzioni d’utilizzo della coppetta. Al magazine Vulture l’ideatore della serie, Craig Mazin, ha commentato così questa scelta: «Abbiamo volutamente ingrandito le parole “dispositivo mestruale”, in modo che gli spettatori potessero capire che cosa avessero davanti e incentivarli a chiedere informazioni a riguardo, chiedendo a qualcuno o cercando direttamente su Google».

In effetti tante persone non sanno neanche dell’esistenza di questo dispositivo, sebbene sia già utilizzato da molte donne. Alcune, invece, sono ancora piuttosto diffidenti e pensano che la coppetta mestruale non sia igienica, sia difficile da usare, sia poco pratica. In realtà, rappresenta una valida alternativa all’assorbente, esterno o interno che sia. L’importante è scegliere quella giusta.

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Coppetta mestruale: come scegliere quella giusta?

«Dobbiamo prendere in considerazione tre criteri», spiega la ginecologa e ricercatrice Chiara Di Pietro nel suo libro Una ginecologa per amica (Rizzoli). «Innanzitutto, l’altezza del nostro collo dell’utero. Ma come si fa a saperlo? È possibile scoprirlo in due modi: chiedendo al ginecologo o introducendo un dito all’interno del canale vaginale fino a toccare la cervice, che si può percepire al tatto come una pallina. Se per arrivare alla cervice dovete introdurre tutto il dito in vagina, allora si ha una cervice alta; invece se si introduce il dito fino a due terzi del dito, allora sarà media; se basta la punta del dito, la cervice è bassa».

Oltre a questo, bisogna considerare il tipo di pavimenti pelvico. «Se i muscoli sono tonici è indicato prendere una coppetta tonica o media; se il pavimento pelvico non è molto tonico, se si hanno problemi di lassità oppure fastidi come endometriosi, dolore ai rapporti, vaginismo o mestruazioni dolorose, è meglio iniziare con coppette morbide», continua la dottoressa.

Infine, è necessario valutare la quantità del flusso mestruale. «Se il flusso è abbondante non si può optare per una coppetta troppo piccola perché c’è il rischio che non riesca a contenere il flusso mestruale. Una coppetta troppo grande o rigida può dare fastidio. Tutto sta nel creare un giusto equilibrio e fare un po’ di prove».

Dimensioni a parte, esiste una sola tipologia di coppetta mestruale? No, ci sono forme diverse. Si va da quella “a campanella”, che «ha un gambo che ne favorisce l’estrazione ed è adatta per chi ha la cervice alta o media», a quella “a cappello di gnomo”, ideale per chi ha una cervice medio-bassa, a quella “a cono o imbuto”, perfetta per chi ha la cervice alta, e infine quella “piatta”.

Come inserirla correttamente?

La coppetta mestruale è di facile utilizzo ma prima di sviluppare una certa dimestichezza è come sempre necessario fare delle prove, senza incaponirsi se all’inizio facciamo fatica o siamo in difficoltà. Con la pratica diventa tutto più semplice. Il consiglio della ginecologa, in questo caso, è di provare a metterla inizialmente quando non si ha il ciclo, in modo da non rischiare di sporcarsi.

Esistono, poi, delle tecniche per piegarla e inserirla correttamente. La prima si chiama “a roll-on” e prevede che la coppetta sia prima appiattita e poi arrotolata. Poi c’è quella “a tulipano”, per cui «si posiziona un dito al centro di uno dei bordi e si schiaccia tirandolo verso il basso, dove c’è il gambo della coppetta», dice Di Pietro. La terza tecnica si chiama “a 7”: «bisogna appiattire tutta la coppetta e poi avvicinare la punta di uno dei bordi al lato opposto del corpo della coppetta». E infine “a C”, che «consiste nello schiacciare le due estremità della coppetta, in modo da renderla “piatta” e poi unire le due estremità», spiega la ginecologa.

La dottoressa Di Pietro suggerisce di bagnarla con acqua o con del lubrificante a base di acqua, almeno le prime volte, per facilitare l’inserimento. Le posizioni da assumere sono le stesse consigliate per l’inserimento degli assorbenti interni: bisogna scegliere quella più confortevole. Esattamente come per i tamponi, se si avverte la presenza della coppetta mestruale o se questa causa dolore e fastidi significa che non è stata inserita correttamente nel canale vaginale. Inoltre «quando la inserite, ricordate sempre di andare obliquamente verso il basso, seguendo la fisiologia del canale vaginale. Una volta inserita, ruotatela appena per essere sicuri che si apra e che svolga la sua funzione. Magari all’inizio mettete anche un salva-slip per scrupolo», dice la specialista nel suo libro.

Come si toglie la coppetta mestruale senza sporcarsi?

Per non farsi male né sporcarsi, la coppetta mestruale non si deve togliere tirandola bruscamente verso il basso. «Mettetevi, invece, in una posizione comoda e “pizzicate” la coppetta con due dita alla base oppure con un dito fate lieve pressione, facendolo passare tra la coppetta e la parete vaginale», continua Di Pietro. In questo modo si elimina l’effetto “sottovuoto” che garantisce massima protezione e si può tirar fuori agevolmente il dispositivo. La coppetta va mantenuta in posizione verticale per non rovesciare il contenuto.

Ogni quanto svuotarla?

Esattamente come per gli assorbenti, che vanno cambiati regolarmente, anche la coppetta mestruale deve essere svuotata ogni 6-8 ore al massimo. Un uso prolungato senza cambi aumenta il rischio di andare incontro alla sindrome da shock tossico, come nel caso negli assorbenti interni. Al primo utilizzo il dispositivo va sterilizzato, poi durante il ciclo va sciacquato sotto l’acqua corrente e lavato con sapone liquido.

Come usare la coppetta in un bagno pubblico?

La ginecologa Chiara Di Pietro suggerisce di lavarsi bene le mani, estrarre la coppetta cercando di tenerla verticale per non sporcarsi e, se il ciclo è particolarmente abbondante, mettere della carta igienica tra le gambe. Poi svuotare la coppetta nel WC, sciacquarla se è possibile e poi introdurla nuovamente. Infine, pulire i residui di sangue all’ingresso vaginale con la carta.

La coppetta mestruale è igienica?

Sì, la coppetta mestruale è un dispositivo igienico tanto quanto i più comuni assorbenti. Raccoglie il sangue mestruale, misto a cellule endometriali e piccole secrezioni cervicali, e va svuotato con regolarità. Ma questo vale anche per gli assorbenti interni ed esterni.

Bisogna toglierla ogni volta che si fa la pipì?

Come conferma anche la specialista Di Pietro nel libro Una ginecologa per amica «mestruazioni e urina escono da due buchi diversi, per cui non c’è alcuna necessità di rimuovere la coppetta quando si fa la pipì».

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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