Malattie sessualmente trasmissibili

Mycoplasma genitalium, cos’è questa “nuova” malattia sessuale

Si chiama Mycoplasma Genitalium, spesso è asintomatico, ma può causare la malattia infiammatoria pelvica, che tra le altre cose può portare all'infertilità. Sempre più importante fare test del sangue periodici

Allarme per il diffondersi di una malattia sessualmente trasmissibile poco conosciuta, il Mycoplasma genitalium, che tra l’altro non ha sintomi. Scoperta negli anni 80 in Gran Bretagna, colpisce ormai il 2% dell’intera popolazione.

Il Mycoplasma genitalium è un batterio responsabile di un’infezione, trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti, che può portare anche all’infertilità. Si tratta di un patogeno ancora poco conosciuto e che, stando a uno studio della British Association for Sexual Health and HIV, svilupperà resistenza agli antibiotici tanto che a partire dal 2050 potrebbe uccidere nel mondo una persona ogni tre secondi.

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Potrebbe trasformarsi in un nuovo super batterio 

Ma c’è di più. Se non si affronta la terapia giusta, può sviluppare resistenza agli antibiotici. Il rischio è quello che possa trasformarsi in un nuovo super batterio, quelli che a partire dal 2050 potrebbero uccidere nel mondo una persona ogni tre secondi.

Cos’è il Mycoplasma genitalium

Si tratta di un batterio che generalmente causa l’infiammazione dell’uretra negli uomini, causando perdite e rendendo doloroso urinare.

Nelle donne provoca infiammazione agli organi riproduttivi, causando dolore e a volte anche febbre e perdite di sangue. La conseguenza più importante è la malattia infiammatoria pelvica.

Il contagio avviene attraverso rapporti sessuali non protetti con una persona infetta.

Spesso non ha sintomi e viene scambiata per la Clamidia.

Diagnosi del Mycoplasma genitalium

Recentemente sono stati messi a punto dei test specifici per scoprire chi abbia il Mycoplasma genitalium, anche se non sono ancora a disposizione di tutti i centri ospedalieri.

Terapia

Generalmente la terapia è antibiotica, ma l’infezione sta sviluppando resistenza ai farmaci. Comunque sembra funzionare ancora bene l’azitromicina.

L’antibiotico resistenza è chiamata anche AMR. Come si intuisce dal suo nome, accade quando un antibiotico, precedentemente efficace nei confronti di un batterio, non è più in grado di eliminare quel microrganismo. Le conseguenze sono molto gravi, perché limita le possibilità di cura e la qualità della vita dei pazienti. In Italia la situazione è particolarmente grave, visto che 10.000 persone ogni anni perdono la vita per questo motivo. Siamo in assoluto il Paese europeo con più vittime, addirittura un terzo del totale.

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