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Con quali esami si scopre l’ovaio policistico?

Spesso i sintomi sono sufficienti per inquadrare il disturbo, ma il dosaggio degli ormoni e un'ecografia sono necessari per confermare la diagnosi

La sindrome dell’ovaio policistico è caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, presenza di ovaie con aspetto policistico e produzione eccessiva di ormoni maschili. Questa condizione può avere ripercussioni non solo sulla salute riproduttiva della donna ma anche sul metabolismo e l’estetica. Quando le donne lamentano disturbi del ciclo, peluria sul volto e acne insolita, i medici spesso hanno già capito di quale problema si tratta. Tuttavia, la diagnosi non può essere solo clinica. E dunque, con quali esami si scopre l’ovaio policisitico?

Sindrome dell’ovaio policistico: cos’è, sintomi e cure

Con quali esami si scopre l’ovaio policistico?

Come ci spiega nella nostra videointervista l’esperto Gianalfredo Franzoni, ginecologo di Humanitas San Pio X di Milano, gli esami per scoprire l’ovaio policistico sono un dosaggio ormonale e un’ecografia. I primi sono eseguiti attraverso un prelievo del sangue, per valutare il livello ematico di androgeni. L’ecografia transvaginale, invece, serve per visualizzare l’aspetto delle ovaie e le loro dimensioni.

Gruppo San Donato

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