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Come si calcola la vera età del tuo cuore?

Un importante studio americano ha dimostrato che per capire quanto a lungo vedremo dobbiamo conoscere l'età fisiologica del nostro cuore. Ecco perché e i modi per calcolarla

Per capire quanto sarà lunga la nostra vita l’indicatore più credibile è l’età del cuore e non quella anagrafica. Lo sostiene un’imponente ricerca americana. Sai quali sono i 15 cibi amici del cuore?

Quasi 130.000 persone coinvolte nella ricerca per 24 anni 

I ricercatori della Cleveland Clinic hanno analizzato i dati di più di 126.000 persone che hanno condotto un elettrocardiogramma sotto sforzo tra il 1991 e il 2015.

Gruppo San Donato

Per stabilire l’età cardiaca il team di esperti ha messo insieme la capacità di esercizio, la frequenza cardiaca sotto sforzo e il tempo necessario a tornare a un battito normale. Successivamente hanno applicato queste informazioni a un algoritmo, che ha rivelato la vera età del cuore dei partecipanti.

I risultati 

L’età media dei partecipanti era di 53,4 anni, ma metà del campione è risultato fisiologicamente più giovane. Dopo il test i volontari sono stati sottoposti a indagini per circa nove anni.

Analizzando i dati, i ricercatori si sono accorti che il rischio di morte è legato più fedelmente all’età fisiologica che a quella anagrafica.

L’età è uno dei fattori di rischio principali per la morte. Di conseguenza in genere più si è vecchi e più si alza il rischio di morire. La ricerca ha però dimostrato che la salute fisiologica è un predittore migliore dell’età anagrafica.

I consigli per avere il cuore in forma 

Se si vuole avere più possibilità di vivere a lunga bisogna stare attenti all’alimentazione. Qui puoi trovare la giusta dieta per il tuo cuore. Naturalmente anche l’attività fisica è molto importante. Ecco cosa puoi fare per mantenere il cuore in salute, senza troppi sacrifici. In generale in questo video puoi vedere cosa fare per mantenere il tuo cuore in forma.

L’età si può calcolare anche con il punteggio individuale

Ovviamente l’elettrogramma è molto più preciso, ma l’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto uno strumento semplice per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore, cioè infarto del miocardio o ictus nei 10 anni successivi. Per farlo analizza il valore di otto fattori di rischio:

  • sesso,
  • età,
  • diabete,
  • abitudine al fumo,
  • pressione arteriosa sistolica,
  • colesterolemia totale,
  • HDL-colesterolemia,
  • trattamento anti-ipertensivo.

Se vuoi calcolare il tuo punteggio individuale, clicca qui.

FONTEEuropean Journal of Preventive Cardiology

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