Salute

Chiropratico, osteopata e fisioterapista: che differenza c’è tra questi specialisti?

Si tratta di professioni che non si contrappongono ma che, al contrario, possono integrarsi fra di loro. Ecco di che cosa si occupano nello specifico

Chiropratica, osteopatia e fisioterapia sono professioni che non si contrappongono ma, anzi, si integrano fra di loro. Nello specifico, però, tra l’una e l’altra disciplina c’è qualche differenza.

Chi è il chiropratico

Il chiropratico si occupa principalmente della salute del sistema neuro-muscolo-scheletrico e tratta il paziente mediante la manipolazione vertebrale della colonna, dalla cui integrità dipende la corretta funzionalità di tutti i distretti corporei. Ci si può rivolgere a questo specialista, che deve essere dottore in chiropratica con laurea magistrale in cinque anni, quando si soffre di disturbi a carico di spina dorsale, articolazioni, legamenti, muscoli, tendini e ossa, ma ciò non esclude che il chiropratico possa fornire il suo contributo anche in caso di disallineamenti posturali, malocclusione dentale e cefalea e in presenza di traumatismi connessi con l’attività sportiva.

Gruppo San Donato

Chi è l’osteopata

L’osteopata opera con un approccio globale sull’intero organismo e, in particolare, lavora in profondità a livello cranio-sacrale, strutturale e viscerale tramite apposite tecniche manuali che hanno lo scopo di ripristinare l’equilibrio fisiologico e di attivare nel paziente i naturali meccanismi di auto guarigione. L’osteopata non tratta il sintomo ma cerca di identificare l’origine remota della patologia in base alle indicazioni di Andrew Taylor Still (il padre dell’osteopatia), secondi il quale, affinché un tessuto funzioni normalmente, occorre che, a monte, sia sana ed efficiente l’intera struttura corporea.

Chi è il fisioterapista

Il fisioterapista è la figura di riferimento quando serve un percorso di riabilitazione e per curare i problemi motori e neurosensoriali che compaiono in seguito a un trauma o anche a causa di alterazioni della postura e di patologie specifiche; il fisioterapista può anche intervenire dopo il trattamento di osteopata o chiropratico, per evitare che, nonostante l’avvenuta guarigione, si vada incontro al rischio di regressione.

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