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Castrazione chimica: cos’è e quali sono i suoi effetti

Dopo episodi di violenza sessuale si torna a chiedere di utilizzare questa procedura. Ma di cosa si tratta? È sempre efficace? Quali sono gli effetti collaterali?

La castrazione chimica è una terapia farmacologica. Si tratta della prescrizione di farmaci capaci di bloccare gli ormoni sessuali maschili, che stimolano i testicoli a produrre testosterone. In genere è somministrata con un’iniezione, ma si usano anche fiale e pillole. I principi attivi più usati sono il ciproterone acetato e il medrossiprogesterone acetato. In parole povere si azzera il desiderio sessuale.
L’effetto della castrazione chimica può essere duraturo, solo se la persona coinvolta  assume la terapia per un lungo periodo di tempo.
Il testosterone è il principale ormone sessuale maschile e da lui dipende in gran parte la libido. Ci sono però casi, seppur rari, in cui a livelli bassi di testosterone non corrisponde un calo del desiderio sessuale.

Per molti psichiatri non garantisce l’astensione da atti di violenza sessuale

Uno dei problemi più significativi contro la tesi di utilizzare la castrazione chimica contro i sex offender, cioè chi si rende colpevole di atti sessuali violenti, è che non sempre è sufficiente ridurre i livelli di testosterone per non rendere criminali i loro comportamenti. La violenza sessuale solo raramente è causata dalla soddisfazione di un desiderio invincibile. Il più delle volte è provocato dalla volontà di esercizio del potere, dal controllo e dall’umiliazione della vittima.

Pratica già usata per alcune forme di cancro alla prostata

Questo sistema è già usato nei pazienti con cancro alla prostata con metastasi. Questo tipo di tumore è sensibile al testosterone nel sangue. Bloccandolo, si cerca di inibire la crescita delle cellule tumorali.

La castrazione chimica è reversibile?

I livelli di testosterone dovrebbero tornare alla normalità dopo alcuni mesi dalla sospensione del farmaco. Il tempo dipende da persona a persona. Purtroppo però non sempre è così e soprattutto non sempre il desiderio sessuale torna a quello che era prima. È uno degli effetti collaterali più pesanti per i pazienti con tumore che seguono la stessa terapia.

Gli effetti collaterali

Gli effetti indesiderati sono molti. La riduzione del testosterone nell’uomo provoca un aumento del grasso sul petto (ginecomastia), sulle cosce e sui fianchi. I peli diminuiscono sensibilmente. L’aumento di peso, com’è noto, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e in alcuni casi osteoporosi, perché diminuisce la mineralizzazione delle ossa. Ci sono anche cambiamenti psicologici, dovuti alla perdita della virilità e all’impossibilità di avere un’erezione.

Dove è già utilizzata contro i sex offender?

La castrazione chimica è prevista in alcuni stati degli Stati Uniti. In diversi Paesi europei esiste, ma solo se il condannato è d’accordo, dopo essere stato informato sugli effetti collaterali. Si seguono queste regole in Germania, Francia, Spagna, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Belgio. Regno Unito e Portogallo la stanno sperimentando, mentre in Polonia e in Russia è sempre applicata in caso di violenza sessuale sui minori.

 

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