Salute

Cura Mononucleosi: sì ad antipiretici e riposo

I farmaci che abbassano la febbre e i cortisonici sono la cura migliore per la mononucleosi. Importante anche evitare gli sforzi

Per la cura della mononucleosi non esistono trattamenti specifici. Tuttavia, può essere utile l’uso antinfiammatori e antipiretici. E quando c’è un interessamento della milza, per evitare il rischio di rottura, è importante limitare gli sforzi fisici.

«Gli americani dicono che la mononucleosi è una delle malattie infettive tipiche dei college: tende a colpire giovani adulti», spiega Roberto Cauda, professore di malattie infettive e medicina tropicale dell’università Cattolica di Roma.

Gruppo San Donato

Cause

Considerando da un lato il suo target e dall’altro il fatto che spesso il contagio avviene attraverso la saliva, è comunemente definita malattia del bacio (ma può entrarci anche la tosse). La trasmissione può avvenire di rado entrando in contatto con oggetti usati da una persona ammalata. Responsabile è l’Epstein Barr (della famiglia degli herpes virus): si calcola che il 90% degli adulti ne sia stato infettato. Scopri qui la guida completa per affrontare la mononucleosi.

Sintomi

L’incubazione può durare da dieci giorni a oltre un mese. Spesso la malattia si sviluppa in modo asintomatico, tanto che molti non sanno di averla contratta, o può essere confusa con una normale influenza, soprattutto se presa da bambini. Quando è sintomatica provoca mal di gola, febbre alta, ingrandimento dei linfonodi e una profonda stanchezza (astenia) che può protrarsi per settimane. Talvolta le tonsille si ingrossano e si ricoprono di un essudato biancastro. Quasi sempre c’è un ingrossamento della milza e spesso anche del fegato.

Farmaci

Non esistono medicine in grado di eradicare il virus. Si possono assumere antipiretici, se la febbre supera i 38 gradi, oppure cortisonici per un breve periodo se le tonsille si ingrossano causando difficoltà di respirazione. Gli antibiotici vanno presi solo nei casi in cui all’Epstein Barr (il virus che causa la mononucleosi) si aggiungono batteri streptococchi, e dopo averne accertato la presenza con un tampone faringeo.

Riposo come terapia

Il riposo è sempre consigliato, perché la mononucleosi porta con sé, oltre ad astenia (profonda stanchezza e debolezza) anche un ingrossamento della milza. Gli sforzi fisici possono provocarne la rottura, anche se si tratta di un evento molto raro.

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