Psicologia

Emotional blunting: cosa significa non vivere appieno le emozioni?

Non è una patologia, ma un sintomo che può avere cause fisiche o mentali. Ce ne parla lo psichiatra Federico Baranzini

Si chiama “emotional blunting” e la traduzione italiana indica un offuscamento, un appiattimento emotivo che impedisce di provare appieno le emozioni. Non è una patologia, ma un sintomo correlato all’utilizzo di alcuni farmaci antidepressivi e di situazioni cliniche specifiche, tuttora oggetto di studio. Per questo capirne la causa è fondamentale per determinarne il trattamento.

Cos’è l’emotional blunting

A differenza dell’anedonia, condizione che causa l’incapacità di provare piacere e di essere trasportati da attività gratificanti, l’emotional blunting colpisce sia emozioni negative sia positive. «È come avere una sorta di seconda pelle, una corazza che impedisce di vivere come una volta. A un party ad esempio, chi è affetto da questo sintomo, fatica a partecipare attivamente. All’opposto in una situazione spiacevole come un funerale non prova dispiacere né tristezza», spiega Federico Baranzini, psichiatra e psicoterapeuta a Milano.

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Perché e come si verifica l’appiattimento emotivo

L’offuscamento emotivo ha diverse cause, fisiche e mentali, ma le statistiche raccontato che è comune soprattutto tra pazienti affetti da alcuni disturbi psichiatrici, tra cui la depressione. «Tra i soggetti che ne soffrono, il 30-40%, alcuni la giudicano negativamente, altri ne sono indifferenti» precisa Baranzini. Trattandosi di un sintomo, può essere trasversalmente presente in altre patologie (schizofrenia, disturbo post-traumatico da stress e disturbo di personalità), o essere conseguenza dell’assunzione di droghe e alcol.

Cuore sintomatologico di questa condizione è il senso di distacco, connesso a una ridotta capacità di comunicare le proprie emozioni, a livello di espressività facciale o comportamento. Oltre a questo, altri sintomi correlati sono irrequietezza, calo del desiderio sessuale, sensazione di disconnessione da mente e corpo, mancanza di motivazione, stanchezza e apatia.

In che modo trattarlo

Essendo un sintomo e non una patologia in sé, è opportuno trattare l’emotional blunting agendo sulle sue cause. Il primo step, spiega lo specialista, «è più che altro una revisione dello stile di vita. Cercare il contatto con situazioni stimolanti e fare vita sociale. Poi il contatto con la natura, esperienze di immersione sensoriale e svolgere attività fisica, per il suo effetto di liberazione di endorfine e sostanze legate al piacere fisiologico». Inoltre, è importante evitare gli eccessi e l’uso di sostanze stimolanti.

Oltre a queste buone norme nella vita di tutti i giorni, secondo step può essere la riduzione del dosaggio dei farmaci antidepressivi. «È bene precisare che l’emotional blunting è legato alla dose. Più alto è il dosaggio del farmaco, più alta è la probabilità di andare in contro a questo sintomo. Provando a ridurla ci si dovrebbe in teoria aspettare un miglioramento di questo sintomo» continua Baranzini.

L’importanza del consulto di uno specialista

Nel caso in cui si avvertano i sintomi tipici dell’emotional blunting è opportuno contattare uno specialista. «Come si è detto, le cause possono essere molteplici e ricorrere a un consulto medico-psichiatrico è sempre il primo passo da compiere per poterle riconoscere e trattare» conclude lo specialista.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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