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Cos’è la cherofobia?
La cherofobia non è definita in modo preciso dal mondo medico. Non si trova infatti nell’ultima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5), il manuale che permette la diagnosi delle malattie mentali. In pratica è l’avversione irrazionale nei confronti della felicità.
I sintomi della cherofobia
Alcuni professionisti classificano la cherofobia come un disturbo legato all’ansia. Quando si è cherofobici si ha un irrazionale senso di paura a partecipare a eventi o attività che potrebbero renderci felici.
Non necessariamente si è tristi, è semplicemente una persona che evita ciò che la rende felice.
Tra i sintomi principali ci sono:
- ansia al pensiero di andare a un ritrovo divertente, come una festa, un concerto o altri eventi simili;
- evitare opportunità che possano portare a cambiamenti positivi nella propria vita per paura che poi qualcosa di brutto possa accadere;
- rifiuto di partecipare ad attività che sono ritenute divertenti.
Le cause
 Il cherofobico è convinto che se gli succede qualcosa di molto piacevole, presto gli accadrà un evento negativo. Generalmente questo atteggiamento deriva da un evento traumatico nel passato.
Il cherofobico è convinto che se gli succede qualcosa di molto piacevole, presto gli accadrà un evento negativo. Generalmente questo atteggiamento deriva da un evento traumatico nel passato.
Chi è introverso è più portato a essere cherofobico. È infatti più portato a stare da solo o con pochissime persone alla volta. Spesso vengono visti come riflessivi e riservati. Possono sentirsi a disagio nelle dinamiche di gruppo, nei luoghi affollati e in quelli molto rumorosi.
Anche i perfezionisti sono spesso associati alla cherofobia. Spesso pensano che gioia e felicità sia roba da perditempo o gente improduttiva.
Come si cura
 Non essendo inserita nell’elenco dei disturbi mentali, non c’è un percorso terapeutico prestabilito.
Non essendo inserita nell’elenco dei disturbi mentali, non c’è un percorso terapeutico prestabilito.
Generalmente le terapie consigliate sono:
- la terapia cognitivo-comportamentale. È una terapia che aiuta a riconoscere dove sbagliamo e a identificare comportamenti che ci aiutano a cambiare.
- Tecniche di rilassamento, come respirazione profonda, tenere un diario o fare attività fisica.
- L’ipnositerapia.
- L’esposizione a eventi che spingano alla felicità per far capire che non c’è niente di male a essere felici.
In realtà non tutti i cherofobici necessitano una cura. Molti la usano come forma di protezione per non soffrire più.
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