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Zanzare: arriva MosquitoAlert, l’app per conoscere pericolosità e aree da disinfestare

Ogni cittadino può scaricarla, segnalare la presenza dell'insetto, le punture e le zone nelle quali potrebbero riprodursi

Bastano pochi click per conoscere il tipo di zanzara presente in un particolare ambiente, la sua pericolosità e le aree da disinfestare. Grazie all’applicazione MosquitoAlert è possibile scattare una o più fotografie dell’insetto, inviandole alla task force dell’Università Sapienza di Roma e dell’Ateneo di Bologna, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del MUSE di Trento, che ha lavorato al progetto. Ciò può essere utile non solo per tracciare l’invasione da parte di eventuali nuove specie ma anche per identificare le zone più infestate e dirigere gli interventi di controllo.

MosquitoAlert: l’app monitora-zanzare

Già avviata in Spagna, questa iniziativa di scienza partecipata (citizen science) parte anche nel nostro Paese, che è uno dei più infestati d’Europa. Nel territorio europeo, infatti, le zanzare rappresentano una fonte di fastidio e possono trasmettere virus capaci di provocare serie patologie all’uomo, come il virus del West Nile, o quelli tropicali del Chikungunya o del Dengue. L’iniziativa, inoltre, prende il via proprio in primavera, periodo migliore per intervenire con trattamenti nelle aree pubbliche e private per rendere inaccessibili tutte le raccolte d’acqua nelle quali le zanzare potrebbero deporre le uova.

Gruppo San Donato

Come funziona l’app

«Chiediamo ai cittadini di scaricare gratuitamente sul proprio telefono MosquitoAlert e di ricordarsi, ogni qual volta avvistino o riescano a catturare una zanzara anche dopo averla colpita per autodifesa, di inviarne una fotografia tramite la stessa app», spiega Beniamino Caputo, ricercatore della Sapienza e coordinatore del progetto. È importante allegare lo scatto della zanzara ma è comunque possibile continuare la segnalazione anche senza, fornendo una descrizione dettagliata dell’insetto. Fondamentale è inserire le coordinate geografiche e le indicazioni sul tipo di luogo in cui si trovava. È inoltre possibile notificare le punture, indicando il numero e le zone del corpo colpite, il luogo e il periodo della giornata in cui è avvenuto il fattaccio. «In cambio, gli utenti potranno conoscere la specie che li infastidisce, informarsi sui rischi sanitari connessi e avere accesso a una mappa delle diverse specie presenti sul proprio territorio» continua Caputo.

La lotta alle zanzare vettori di malattie pone particolare attenzione ai siti di riproduzione, ovvero quei luoghi in cui il ristagno d’acqua crea terreno fertile per la deposizione delle uova e per la crescita delle larve di zanzara. È molto importante monitorare anche le varie tipologie di siti adatti alla riproduzione. Ecco perché questa applicazione consente ai cittadini di segnalare la presenza di raccolte d’acqua stagnante dove si possono sviluppare questi insetti.

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