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Tumore alla tiroide: aumento i casi tra le giovani donne

Preoccupa soprattutto la fascia tra i 15 e i 19 anni. Attenzione ai noduli, anche se solo il 5% è indice di tumore

Aumentano i casi di tumore alla tiroide specie nella fascia di età tra i 15 e i 19 anni. L’incremento riguarda comunque tutte le fasce. Diventa ancor più importante promuovere la consapevolezza che la diagnosi precoce possa essere essenziale: in questi casi si arriva anche a un tasso di sopravvivenza superiore al 95%.

Chi è più colpito dal tumore alla tiroide?

In Italia ogni anno si registrano circa 12.200 nuovi casi di tumore alla tiroide, di cui 8.700 sono donne. Tra le giovani sotto i 40 anni il carcinoma tiroideo è il tumore più frequente dopo quello al seno. L’aumento nei casi è spesso dovuto a diagnosi casuali durante esami per altre condizioni, come l’ecocolordoppler, che rilevano microcarcinomi facilmente curabili e con una percentuale di guarigione vicina al 95%.

Gruppo San Donato

Un aumento preoccupante tra bambini e adolescenti

Diversamente dagli adulti, nei giovani i casi aumentano del 3% ogni anno, con un’incidenza maggiore nelle regioni centrali d’Italia rispetto al Sud. Questo incremento è attribuibile a diversi fattori, tra cui:

  • Radiazioni ionizzanti (es. Chernobyl e Fukushima).
  • Esposizione a sostanze inquinanti (diossine, PFAS, microplastiche).
  • Emissioni vulcaniche, soprattutto nelle vicinanze dell’Etna.

Gli inquinanti con azione simil-estrogenica sembrano avere un impatto maggiore sulle ragazze, rendendole più vulnerabili a questo tipo di tumore.

I campanelli d’allarme da non trascurare

Una diagnosi precoce può fare la differenza. È importante prestare attenzione a sintomi come:

  • Noduli o rigonfiamenti indolori nel collo che aumentano di dimensioni.
  • Presenza di noduli visibili o palpabili.

Gli esami utili per confermare una diagnosi includono:

  • Ecografia del collo, per rilevare e misurare noduli.
  • Agoaspirato, per analizzare cellule prelevate dal nodulo.

Prevenzione e protezione della tiroide nei più giovani

Per ridurre il rischio di tumori tiroidei infantili:

  • Limitare l’esposizione alle radiazioni: TAC e radiografie dovrebbero essere eseguite solo se strettamente necessarie.
  • Garantire un adeguato apporto di iodio: fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide.

Particolare attenzione va riservata a chi ha ricevuto trattamenti di radioterapia durante l’infanzia o adolescenza, con controlli regolari per tutta la vita.

Non tutti i noduli tiroidei sono maligni

La maggior parte dei noduli tiroidei non rappresenta un pericolo. Solo il 5% circa si rivela canceroso. I tumori tiroidei differenziati (forme papillare e follicolare) costituiscono il 90-95% dei casi e presentano un’elevata probabilità di guarigione. Le forme midollari e anaplastiche, seppur più rare, sono più aggressive e necessitano di un trattamento tempestivo.

Conclusioni

L’aumento dei casi di tumore alla tiroide, specialmente tra i giovani, è una questione che richiede attenzione. Diagnosi precoce, prevenzione e monitoraggio regolare rappresentano le armi più efficaci per contrastare questa malattia e garantirne una gestione ottimale.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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