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Fare volontariato per fronteggiare l’emergenza Covid-19

Nasce il protocollo di intesa siglato dal Ministero della Salute e da Roche Italia per dare avvio al primo progetto di volontariato di competenza in tempi di Covid-19

Come rendersi utili alla società durante questa pandemia da Covid-19? Innanzitutto rispettando le norme riguardanti la prevenzione. Poi, chi ne ha la possibilità, può fare donazioni. Infine, si può fare volontariato per sostenere il Paese.

Fare volontariato per fronteggiare Covid-19

È quello che hanno deciso di fare 250 dipendenti dell’azienda farmaceutica Roche Italia, che si sono offerti per affiancare gli operatori di primo livello del numero verde 1500, istituito dal Ministro della Salute. Dal 29 febbraio a oggi sono state oltre 400.000 le telefonate gestite dagli operatori. Il servizio è attivo 24 ore, 7 giorni su 7, con una media di 23.000 chiamate quotidiane in entrata.

Gruppo San Donato

Un contributo importante per la comunità

Continuare a fornire questo servizio fondamentale alla cittadinanza e gestire l’aumento esponenziale del numero di richieste, richiede un investimento sempre crescente in termini di personale dedicato. Tramite Roche Italia i 250 volontari, altamente specializzati e in buona parte laureati in materie scientifiche, si sono messi a disposizione. Da qui è nato il protocollo di intesa siglato dal Ministero della Salute e da Roche Italia per dare avvio al primo progetto di volontariato di competenza in tempi di Covid-19.

I volontari rispondono al numero verde 1500 da casa

A partire dal 1° di aprile, dopo un training a distanza realizzato dallo stesso Ministero, i professionisti di Roche Italia affiancano gli operatori di primo livello del numero 1500, aumentando sensibilmente la capacità di risposta del centralino. Come spiega Amelia Parente, responsabile HR & Communications di Roche Pharma, 250 persone di Roche Italia hanno aderito al progetto su base volontaria, presentando candidatura e disponibilità in sole 24 ore. In pochi giorni – continua Parente – è stata progettata una piattaforma tecnologica, grazie alla collaborazione dei nostri team di information technology globali, che consente ai nostri volontari di operare da casa.

Pubblico e privato si incontrano per il bene del Paese

«Siamo felici che si concretizzi una forma di collaborazione pubblico-privato così innovativa a servizio del Paese. Lo abbiamo pensato e proposto alle istituzioni, partendo dal presupposto che una situazione eccezionale richieda sforzi ideativi e collaborativi eccezionali». L’attività di “volontariato di competenza” fa parte dell’operazione “Roche si fa in 4”, il programma varato da Roche Italia che prevede quattro iniziative per supportare istituzioni, operatori sanitari e cittadini nel fronteggiare e superare l’emergenza Coronavirus.

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