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Luca Barbareschi, epatite per i troppi farmaci

L'attore teatrale e cinematografico ha confessato di essersi preso una pausa dal lavoro per curarsi dopo che l'abuso di medicine gli aveva rovinato il fegato

Luca Barbareschi, attore e regista teatrale e cinematografico, classe 1956, ha dichiarato di aver sospeso ogni impegno lavorativo per curarsi da una grave forma di epatite causata da un’intossicazione da farmaci che ha compromesso le funzionalità del suo fegato.

«Sono andato avanti trascinandomi, trascurando i postumi della broncopolmonite avuta lo scorso anno non curata a dovere. Ora i medici mi hanno obbligato a fermarmi e io non posso fare diversamente», con questa motivazione a fine ottobre 2013 Barbareschi aveva spiegato la decisione di sospendere la sua attività. In realtà a mettere a rischio la sua salute non era un’infezione ai polmoni, ma un’epatite.
A dirlo lo stesso attore, che ha spiegato come l’utilizzo eccessivo di farmaci sia iniziato dopo un incidente in motorino (per colpa di un automobile che lo aveva travolto passando col rosso) che gli aveva causato la rottura di otto costole e della clavicola, uno pneumotorace, una miocardite e una broncopolmonite da impatto. L’obiettivo era tornare a lavorare il prima possibile, ma le conseguenze sono state molto pericolose. Già una volta l’attore aveva messo a rischio la sua salute per il lavoro (leggi la sua confessione a OK).
«Mi riempivo di farmaci, di codeina, per cui nel giro di breve tempo ho avuto una intossicazione da farmaci al fegato gravissima», le parole di Barbareschi. «I medici non mi hanno dato possibilità di scelta: deve stare tranquillo fino a Natale, deve curarsi, sennò muore». Ecco spiegata la pausa dal lavoro.
OK Salute e benessere

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