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Prostatite: i segnali da non sottovalutare

A novembre torna l'appuntamento con Movember: gli uomini che aderiscono all'iniziativa si fanno crescere i baffi con lo scopo di raccogliere fondi per la lotta contro i tumori maschili

La prostatite è un’infiammazione della ghiandola prostatica, che interessa fino al 50% degli uomini sessualmente attivi e generalmente colpisce quelli in giovane età. Si tratta di un disturbo benigno, che non ha alcuna correlazione con l’ipertrofia prostatica benigna e il tumore alla prostata. Non va comunque sottovalutato perché può avere ripercussioni sulla fertilità maschile.

È opportuno, quindi, che gli uomini prestino attenzione ai possibili segnali della prostatite, che nella maggior parte dei casi è causata da un’infezione batterica a carico della ghiandola.

Gruppo San Donato

Prostatite: quali sono i sintomi?

I principali sintomi della prostatite sono:

  • disuria, cioè difficoltà, irregolarità e dolore nell’emissione di urina,
  • febbre,
  • dolore pelvico,
  • eiaculazione precoce,
  • impotenza,
  • incontinenza e infertilità.

I sintomi della prostatite acuta batterica:

  • brividi,
  • febbre,
  • dolore nella parte bassa della schiena e nella zona genitale,
  • frequenza – urgenza di fare pipì, soprattutto di notte,
  • dolore o bruciore durante la minzione,
  • dolori muscolari.

Prostatite: quali sono gli esami da fare

Alla comparsa dei primi sintomi è bene non aspettare e rivolgersi a uno specialista: già dalla prima visita, infatti, si può individuare l’origine del disturbo. L’esame rettale valuta la consistenza e la dimensione della ghiandola. Esistono anche esami specifici che approfondiscono il quadro clinico, come l’ecografia prostatica e la spermiocultura. In base ai dati raccolti, una volta individuato l’eventuale agente infettivo, si procede con una terapia mirata, di norma abbinata a un trattamento decongestionante.

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