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Sclerosi multipla: scienziati ne scoprono un nuovo tipo

Si chiama sclerosi multipla mielocorticale, in inglese Mcms, ed è stata individuata da un team guidato da Bruce Trapp alla Cleveland Clinic. Trapp è tra i più affermati esperti di questa malattia neurodegenerativa

Questa scoperta apre la porta allo studio di possibili nuove terapie contro questa malattia che colpisce quasi 120.000 persone solo in Italia. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Lancet Neurology. Scopri qui i sintomi della sclerosi multipla.

«Grande passo avanti nella comprensione della SM»

Il segno distintivo di questa forma di sclerosi multipla è quello che distrugge i neuroni, senza danneggiare la mielina, che è la guaina che avvolge e protegge i nervi. Finora si riteneva che fosse invece il processo di demielinizzazione a causare la morte dei neuroni. Questo nuovo studio invece dimostra che la perdita di neuroni può avvenire anche senza lesioni alla materia bianca.

Gruppo San Donato

Servono nuove strategie per la diagnosi 

Lo studio sottolinea come sia necessario anche mettere a punto tecniche di risonanza magnetica più sensibili. Le attuali non permettono di distinguere la Mcms dagli altri tipi di sclerosi multipla. La conseguenza è che non riuscendo a diagnosticarla, non si possono personalizzare le terapie.

La ricerca 

I ricercatori hanno sottoposto tessuti di 100 persone con sclerosi multipla decedute ad analisi al microscopio. Dodici di loro avevano la sclerosi mielocorticale. Quindi avevano perso i neuroni, ma non avevano avuto alcuna demielinizzazione.

L’équipe ha poi confrontato le caratteristiche dei tessuti cerebrali e del midollo spinale dei dodici pazienti con Mcms con quelle di 12 persone con sclerosi multipla e di persone sane.

I risultati

Sia nei pazienti con Mcms che in quelli con Ms c’erano le tipiche lesioni che la malattia provoca a livello midollare e della corteccia. Solo nel gruppo Ms erano però presenti alterazioni della sostanza bianca. Nonostante non mostrassero lesioni nella mielina, i pazienti con Mcms presentavano comunque una riduzione della densità neuronale e dello spessore corticale. Si tratta della prova che la perdita dei neuroni può essere indipendente dalla demielinizzazione della sostanza bianca.

Il parere dell’esperto 

«L’identificazione di questo nuovo sottotipo di sclerosi – spiega Daniel Ontaneda, direttore clinico del programma di donazione del cervello presso il Mellen Center for Treatment and Research della Cleveland Clinic – sottolinea la necessità di sviluppare strumenti più sensibili per diagnosticare e comprendere la malattia. Siamo fiduciosi che i risultati porteranno a nuove strategie di trattamento su misura per i pazienti che vivono con diverse forme di Ms».

 

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