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Squalano: il lipide intelligente che protegge la pelle

Idratante, antiossidante, biomimetico: è uno degli ingredienti più amati nei cosmetici moderni anche perché sostenibile e capace di adattarsi a ogni tipo di pelle

Idratante, antiossidante, biomimetico. Lo squalano è uno degli ingredienti più amati nei cosmetici moderni grazie alla sua versatilità e alla sua capacità di adattarsi a ogni tipo di pelle, anche la più sensibile. Ma cosa lo rende così speciale? E perché oggi si parla sempre più spesso di “squalano vegetale”? Ne abbiamo parlato con Vittoria Lonetti, farmacista cosmetologa.

Squalene o squalano? La differenza

Per comprendere il valore cosmetico di questo ingrediente, è utile partire da una distinzione importante. «Lo squalene è una molecola naturalmente presente nel sebo umano, e rappresenta circa il 10-15% del nostro film idrolipidico», spiega Lonetti. «Tuttavia, è instabile: a contatto con aria e luce si degrada facilmente». Ecco allora l’evoluzione chimica che ha cambiato il suo destino cosmetico: l’idrogenazione. «Da questo processo nasce lo squalano, una versione più stabile e resistente all’ossidazione, quindi ideale per essere inserita nei cosmetici», continua l’esperta.

Una storia di sostenibilità: dallo squalo all’oliva

Il nome tradisce le sue origini: in passato, infatti, veniva estratto dall’olio del fegato degli squali. Una pratica oggi abbandonata per motivi etici e ambientali. «Nel nostro brand usiamo squalano al 100% naturale, derivato dall’olio d’oliva mediterraneo attraverso un processo di upcycling», racconta Lonetti. «Si tratta di una fonte rinnovabile, sostenibile, che non richiede né deforestazione né monocoltura. Oggi lo squalano si ottiene anche da altre fonti vegetali come l’olio di arachidi e di germe di grano».

I benefici per la pelle: idratazione, elasticità, protezione

Lo squalano è considerato un hero ingredient della skincare per diversi motivi:

  • Previene la perdita d’acqua transepidermica (TEWL);
  • Aumenta l’elasticità cutanea;
  • Rinforza il film idrolipidico;
  • Ha proprietà antiossidanti naturali;
  • Non comedogenico, adatto anche a pelli acneiche.

«Con l’avanzare dell’età, la produzione fisiologica di sebo diminuisce. Inserire lo squalano nella beauty routine aiuta a compensare questa perdita e a mantenere la pelle morbida e protetta», sottolinea Lonetti.

Tanti benefici anche per i capelli

Sebbene lo si trovi principalmente nei sieri e nelle creme viso, lo squalano è un ingrediente trasversale, perfetto anche per i capelli. «Li rende lucidi e idratati, senza ungere, grazie al suo tocco asciutto», spiega la cosmetologa. «È utile anche in fase di detersione: i detergenti che lo contengono risultano più delicati, ideali per le pelli reattive o soggette a rossori».

Ingredienti alleati: quando lo squalano potenzia la formula

Tra gli ingredienti con cui lavora in sinergia, il più celebre è senza dubbio l’acido ialuronico. «Insieme formano una vera barriera idratante: l’acido ialuronico attira l’acqua, mentre lo squalano la trattiene sulla pelle. Il risultato? Una pelle rimpolpata e protetta dalla disidratazione». Non solo: lo squalano è anche utile in combinazione con esfolianti, come gli AHA o il retinolo, perché ne riduce la potenziale irritazione. E grazie alla sua stabilità chimica, si integra facilmente in qualsiasi tipo di formulazione.

Perché introdurlo nella skincare?

  • È biocompatibile con la pelle;
  • Migliora idratazione ed elasticità;
  • È adatto a tutti i tipi di pelle, anche le più sensibili o acneiche;
  • Supporta altri ingredienti funzionali;
  • Si può usare anche su capelli e labbra, e come booster lenitivo post-esfoliazione.

«Lo squalano rappresenta un ritorno all’essenziale, ma in chiave moderna», conclude Lonetti. «Un attivo pulito, efficace e sostenibile, capace di dare risultati visibili con delicatezza e intelligenza formulativa».

 

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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