Benessere

Rinoplastica di revisione: la chirurgia che ripara i danni di interventi precedenti

Quando è necessaria? I pro e i contro di sottoporsi a un'ulteriore operazione

La rinoplastica è un intervento chirurgico che serve a rimodellare la forma e le dimensioni del naso. È una delle operazioni di chirurgia plastica più richieste, per motivazioni sia estetiche sia funzionali. In alcuni casi però il risultato dell’intervento non soddisfa le aspettative del paziente, che deve valutare se sottoporsi a una rinoplastica di revisione.

Quanto tempo deve passare dall’intervento

Dopo una rinoplastica, i principali cambiamenti estetici sono visibili già nel giro di pochi giorni, ma non sono quelli definitivi. I tempi di recupero dipendono da vari fattori, ad esempio dal tipo di pelle dell’individuo (se più spessa o più sottile) e dalla difficoltà dell’operazione. Generalmente dopo qualche settimana il gonfiore del naso diminuisce molto ed è già visibile una buona parte di quello che sarà l’esito finale. La durata della guarigione completa è soggettiva, con tempi che variano in media da 6 a 12 mesi. Solo quando il naso si assesta e il risultato è stabile, il chirurgo può stabilire con certezza se c’è la necessità di intervenire nuovamente.

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In quali casi occorre operarsi?

Il dialogo tra medico e paziente è sempre fondamentale affinché quest’ultimo abbia delle aspettative realistiche rispetto a ciò che può ottenere, per valutare l’opportunità, i benefici e i rischi di una eventuale revisione. Anche se il decorso postoperatorio è oggi meno doloroso rispetto al passato grazie alle nuove tecniche mini-invasive, la rinoplastica è pur sempre un intervento chirurgico e in quanto tale implica uno stress fisico e psicologico.

Talvolta, nonostante sia riscontrabile un netto miglioramento rispetto alla base di partenza, il naso operato presenta ancora alcuni piccoli difetti. In questa eventualità la correzione potrebbe non essere necessaria o limitarsi a soluzioni alternative non chirurgiche, come le iniezioni di acido ialuronico in alcuni punti. Ci sono invece situazioni in cui la rinoplastica non solo non elimina le imperfezioni precedenti ma diventa causa di nuove problematiche, anche respiratorie.

I difetti più comuni

Tra le irregolarità frequenti ci sono i casi in cui viene asportato troppo dorso nasale che risulta marcatamente insellato e innaturale; l’innalzamento eccessivo della columella con le narici esposte; la deviazione del setto nasale; la punta storta, iperproiettata o cadente.

La rinoplastica di revisione è complicata?

Intervenire su un naso già operato comporta di solito un maggiore rischio di complicanze che possono derivare dai tessuti compromessi e dagli esiti delle cicatrizzazioni precedenti. Richiede tempi più lunghi, competenze specifiche e di conseguenza costi più elevati rispetto alla rinoplastica primaria.

In questo tipo di operazioni spesso è necessario ricorrere all’uso di innesti cartilaginei per ricostruire alcune parti del naso. Quando è possibile vengono prelevati dal setto nasale, altrimenti si prelevano dall’orecchio o dalle costole dello stesso paziente, incidendo in modo da non lasciare cicatrici visibili.

Controindicazioni e vantaggi

Data la particolare complessità della rinoplastica di revisione, bisogna essere consapevoli che esistono dei limiti su quanto è possibile correggere. Questo dipende dall’abilità del chirurgo e dal grado di compromissione del naso. L’obiettivo principale non deve essere il raggiungimento della perfezione (difficilmente ottenibile anche per chi non si è mai operato) ma avere un naso che permetta di respirare bene e che sia allo stesso tempo armonico e naturale.

Ritrovarsi con un naso diverso da quello originario è un cambiamento importante in quanto è al centro del viso e lo caratterizza molto. Se a seguito della rinoplastica il naso non si conforma al resto del volto, il paziente può non riconoscersi e non riuscire ad accettare la nuova immagine. Risolvere la situazione significa pertanto migliorare la qualità della vita in termini non solo fisici, ma anche psicologici.

Rimediare almeno in parte agli esiti di un’operazione sbagliata è possibile, ma è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati e orientarsi su chirurghi che abbiano un’esperienza consolidata nella rinoplastica di revisione, con cui poter instaurare un rapporto di fiducia.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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