Benessere

Orecchini pesanti? Il lobo di spacca in due

Portare pendenti può causare l'apertura del buco all'orecchio. Per ripararlo, basta un intervento di 15 minuti

Se si portano orecchini pesanti per tanti anni può capitare che il buco nel lobo si deformi, allungandosi verso il basso anche di svariati millimetri. Nei casi più gravi, col tempo l’apertura raggiunge l’estremità inferiore del lobo, lacerandolo completamente e quindi dividendolo in due parti (schisi). In questi casi si parla di lobo bifido.
Il problema si verifica perché la parte morbida dell’orecchio, il lobo appunto, è composta solo da pelle e grasso e non ha un’impalcatura cartilaginea di sostegno e rinforzo.
«Il lobo bifido è un danno puramente estetico, che non comporta dolore, rischi infettivi né tantomeno limitazioni funzionali, se non quella di non poter indossare pendenti», spiega Cesare Azzolini (puoi chiedergli un consulto), chirurgo plastico consulente dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Si ricuce in 15 minuti
È difficile dire dopo quanto tempo il problema si verifica: oltre a fattori soggettivi, dipende dal peso degli orecchini e da quante ore al giorno si indossano. Può capitare che una donna di 30-35 anni abbia già bisogno di un intervento correttivo. Più raro per gli uomini, non avvezzi a orecchini di dimensioni importanti.
L’operazione è semplice e rapida. Si effettua in anestesia locale e non necessita nemmeno del ricovero giornaliero. Si arriva la mattina e si torna a casa, o al lavoro, subito dopo aver terminato l’intervento.
«Il chirurgo pratica due piccole incisioni sui due margini fronteggianti del lobo separato e li riunisce applicando, davanti e dietro, punti sottili come capelli», spiega Azzolini. «Terminato l’intervento, di un quarto d’ora circa, il paziente viene dimesso con dei cerottini che toglierà dopo pochi giorni, mentre i punti saranno rimossi nel giro di sette-dieci giorni».

Gruppo San Donato

Torna come nuovo
L’intervento richiude completamente il buco e ridà al lobo un aspetto normale. Si può anche fare un nuovo buco per l’orecchino ma con l’accortezza di realizzarlo il più lontano possibile dalla cicatrice e non prima che la ferita si sia stabilizzata (circa un mese).
Non bisogna ricadere nell’errore di usare orecchini pesanti altrimenti, prima o poi, il lobo di nuovo si dividerà.
L’intervento non ha controindicazioni e in linea di massima non esistono casi non operabili. Tuttavia, come per gli altri interventi di chirurgia plastica, è necessario verificare le condizioni generali di salute del paziente tramite una completa anamnesi, un elettrocardiogramma e gli esami del sangue di routine. Le raccomandazioni? Quelle di sempre: rivolgersi a strutture e a professionisti qualificati.
Massimo Valz Gris – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 9 febbraio 2010

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