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Male a schiena e collo? Scegli il cuscino giusto

I consigli per trovare, tra i modelli e i materiali in commercio, il guanciale ideale per dormire senza dolori

Per evitare il mal di schiena e i dolori al collo (leggi: impara a riconoscere i vari tipi), un cuscino per riposare durante la notte non deve mai essere troppo alto, perché porterebbe il collo, e dunque il tratto del rachide cervicale, in una posizione innaturale. Ma neppure troppo basso, perché se dormi in posizione supina sarai costretto a piegare il capo all’indietro, tenendo in tensione le vertebre e i muscoli del collo (leggi anche: come scegliere il materasso).

«L’ideale è un’altezza di circa 20 centimetri, per una larghezza di circa un metro, in modo da poter appoggiare comodamente le spalle e il capo senza cascare di lato durante la notte», spiega Vincenzo Rucco (puoi chiedergli un consulto), responsabile della riabilitazione all’ospedale di Spilimbergo (Pordenone). Ma ogni modo di riposare può imporre alle vertebre dell’area cervicale un superlavoro, che il cuscino adatto è in grado di compensare. Se sei abituato a dormire su un fianco, è meglio optare per un appoggio un po’ più alto, tanto da mantenere il capo in linea con la spina dorsale e non lasciarlo reclinare sulla spalla.

Gruppo San Donato

I MODELLI ORTOPEDICI: adatti a problemi particolari, vanno scelti con il consiglio personalizzato di un ortopedico. Questa in linea di massima, secondo l’ortopedico Rucco, la loro utilità.

• Guanciali sagomati con una parte più alta in corrispondenza del collo e una più bassa sotto il capo: sono utili a sostenere la posizione supina in chi soffre di infiammazione ai dischi intervertebrali e di cervicale;
• a rullo, da collocare sotto la normale curva lordotica del collo, per mantenere le vertebre in lieve trazione in caso di cervicale;
• rialzati ai lati del capo, ottimi in caso di artrosi cervicale;
• a forma di cuneo, che mantengono sollevati torace e spalle, sono un’ottima scelta per chi ha il dorso particolarmente incurvato (ipercifosi dorsale), per gli asmatici (la leggera flessione anteriore del busto facilita la respirazione) e per chi soffre di roncopatia (il russare) e apnee notturne (il cuneo attenua l’ostruzione della faringe e dei tessuti molli del palato).

I MATERIALI. Ecco pregi e difetti dei materiali dei modelli in commercio, spiegati da Rucco.
• Imbottiti di piume d’oca: imbattibili dal punto di vista del comfort, sempre morbidi, ma mai troppo molli, sono però sconsigliati per asmatici e allergici, perché diventano facilmente un ricettacolo di acari.
• Di gommapiuma: soluzione igienica per chi soffre di riniti allergiche, si mantengono liberi da microrganismi, ma sono duri e possono provocare cefalea, vertigine e dolore alle orecchie (se si dorme di lato), comprimendo recettori nervosi e cartilagini; caldissimi d’estate.
• In lattice: sono un buon compromesso fra i primi due; lavabili, antiacaro, ancora troppo rigidi in caso di dolori cervicali.
• Ad acqua: il liquido si adatta ai cambi di posizione, come stare in mezzo al mare; comfort per il collo.
• Con pula di grano: l’imbottitura naturale si dispone intorno alla testa creando un’impronta personalizzata.
• In microfibra: questo materiale consente la distribuzione dei pesi e un minor carico sul collo.

LA MANUTENZIONE. Notte dopo notte, il cuscino raccoglie scaglie di pelle, acari, muffe. Occorre scuoterlo ed esporlo all’aria ogni giorno, lavarlo, usare copricuscini in cotone sostituibili. Quando cambiarlo? Ogni anno o due, a seconda dell’usura.
Anna Tagliacarne – OK Salute e benessere

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