Benessere

Comunicazione assertiva: perché praticarla nella vita e nel lavoro

Riuscire ad affermare sé stessi senza prevaricare gli altri. Ecco come questa capacità migliora le relazioni interpersonali

La qualità della nostra vita dipende in gran parte anche da come riusciamo a convivere e relazionarci con le altre persone. Ognuno di noi ha uno stile comunicativo diverso, caratterizzato da vari pregi e difetti. A prescindere dalla professione che si svolge, affinare le proprie capacità di comunicazione influenza positivamente il proprio modo di vivere la quotidianità. Tra famiglia, lavoro, amici e conoscenti, rapportarsi continuamente con tanta gente è inevitabile. Sviluppare la comunicazione assertiva aiuta a farlo in modo più consapevole e soprattutto più efficace.

Non si può non comunicare 

La maggior parte della comunicazione avviene in modo inconsapevole. Il primo assioma della comunicazione umana definito da Paul Watzlawick e dagli studiosi del Mental Research Institute di Palo Alto sostiene che “non si può non comunicare”. Secondo questo principio non è quindi possibile assumere un non-comportamento. È importante sapere che anche i gesti, la postura, il tono della voce e perfino i silenzi esprimono messaggi.

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Comunicazione passiva e comunicazione aggressiva

I due modi estremi di relazionarsi con gli altri sono quello passivo e quello aggressivo. Entrambi sono scorretti perché sbilanciati e nel lungo termine possono danneggiare le relazioni.

  • Comportamento passivo: la persona passiva tende a non mettersi in discussione e cerca il più possibile di evitare il confronto e il conflitto. L’attitudine a subire e ignorare i propri bisogni può generare insoddisfazione e perdita di stima di sé.
  • Comportamento aggressivo: la persona aggressiva cerca di prevaricare e mettere in soggezione quelli con cui si rapporta. Questo può portarli a temerla e, in certi casi, ad evitarla.

Il modo ideale di esprimersi permette sia di avere buoni rapporti con gli altri che di raggiungere i propri obiettivi senza che si creino situazioni di attrito. L’equilibrio si può raggiungere proprio grazie alla comunicazione assertiva.

Praticare la comunicazione assertiva

Asserire significa affermare con certezza. L’assertività è la capacità di esprimere efficacemente e con chiarezza le proprie opinioni e i propri sentimenti. La comunicazione assertiva si attua con comportamenti che affermano i propri diritti e desideri, rispettando l’identità dell’altro. Significa anche avere fiducia in sé e negli altri, consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e saper dire di no. Inoltre, il comunicatore assertivo ha un atteggiamento non giudicante e sa fare le critiche in modo costruttivo, in un clima di rispetto reciproco.

Entrare in contatto con l’altro e con le sue emozioni

L’ascolto empatico è alla base della comunicazione assertiva. Entrare in empatia con l’interlocutore vuol dire comprendere le sue emozioni. Mettersi nei “suoi panni” da un punto di vista che non sia solo quello logico-razionale. Di conseguenza anche la comunicazione è più efficace perché è si creano i giusti presupposti per ascoltarsi e capirsi.

La comunicazione assertiva aiuta ad avere relazioni di qualità

Sviluppare le proprie doti di comunicatori permette di instaurare rapporti di maggiore qualità. Riuscirci è importante per il benessere psicofisico, specialmente in situazioni di convivenza prolungata (ad esempio al lavoro con i colleghi, a casa con il partner o con i familiari).

Con la pratica e con il tempo la comunicazione assertiva è un’abilità che si può imparare e coltivare. Però è necessario prima conoscersi, osservare il proprio modo di interagire e avere consapevolezza dei propri bisogni. Questo tipo di comportamento presuppone infatti di avere una buona dose di autostima, oltre a una serie di altre skills. Il comunicatore assertivo è capace di gestire le relazioni interpersonali, i conflitti e le critiche ma anche di dare e ricevere feedback positivi.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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