Benessere

Difetti fisici: come superare l’ossessione e il non piacersi

Interventi esterni, come la chirurgia e il supporto psicologico, possono aiutare a ridimensionare il problema. L'importante, infatti, è non identificarsi con la parte del corpo che non si ama

I canoni di bellezza cambiano nel corso dei decenni. Le cosce generose di Marilyn Monroe sarebbero oggi poco apprezzate e ancora meno negli anni Ottanta in cui imperversava un’ostentata magrezza. Questa premessa è necessaria per attribuire al difetto fisico una dimensione di relativizzazione.

Poiché non esiste ciò che è bello e giusto in assoluto. Federico Baranzini,  psichiatra presso la Casa di cura Le Betulle di Appiano Gentile (Como) ci spiega come superare l’ossessione dei difetti fisici e come imparare ad amarsi di più per quello che si è. Anche, e necessariamente, con un aiuto esterno, dalla chirurgia alla psicoterapia.

Gruppo San Donato

Difetti fisici: l’aiuto della chirurgia estetica

Al di là dei gusti e delle epoche storiche, è possibile però che qualcuno non accetti una parte del proprio corpo, considerandola antiestetica e diversa da come, invece, vorrebbe che fosse. La chirurgia estetica offre in tal senso una soluzione il più delle volte efficace per questo tipo di problematiche. Una mastoplastica additiva, per esempio, può essere in grado di «curare» il disagio causato da un seno piccolo, restituendo femminilità al décolleté.

Tuttavia, come spieghiamo in questo articolo sull’aumento dei ritocchini estetici al viso causata dai social network, è sempre importante ponderare bene le proprie decisioni. Talvolta frutto di un’influenza distorta e che, sopratutto tra i più giovani, può alimentare altri disturbi.

Difetti fisici: il supporto psicologico

Il nuovo seno, ad esempio, smette di essere la soluzione più efficace quando il difetto fisico non si limita a essere tale ma si trasforma nel ricettacolo di tutte le insicurezze della persona. Prima di ricorrere all’aiuto del chirurgo è necessario, infatti, porsi degli interrogativi al fine di optare per una scelta la più consapevole possibile. «Perché voglio un seno nuovo?». «Cosa cambierà nella mia vita dopo che avrò un nuovo décolleté?».

È bene riflettere su queste domande, affidandosi magari anche al supporto di un esperto della psiche. Il rischio è che il disagio causato dal deficit fisico possa essere il pretesto per nascondere fragilità provenienti dalla sfera relazionale ed emotiva. 

Dare il giusto peso alle cose

Nel caso in cui, invece, si decida di convivere con quella parte di corpo che non piace è importante avere a mente che il difetto, che sia il seno piccolo o le cosce robuste, non deve essere identificato con la persona.

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