
Avere ginocchia giovani è importante per chi voglia dimostrare meno della propria età. Prendersi cura di ogni parte del corpo, anche le meno evidenti come le ginocchia, significa valorizzare l’intera immagine di sé. Il suggerimento arriva dalla dottoressa Laura Mazzotta, specialista in Igiene e medicina preventiva, nutrizione clinica e medicina estetica presso AEsthe Medica a Ferrara.
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Grasso resistente anche a dieta e ginnastica
«Le ginocchia sono un punto strategico, capace di influenzare in maniera significativa, in positivo come in negativo, l’estetica dell’intera gamba». Ragioni morfologiche e funzionali possono portare facilmente questa zona a perdere armonia. In primis l’adipe in eccesso: il grasso funziona come una sorta di ammortizzatore per l’articolazione del ginocchio.
«Può accumularsi creando una rotondità disarmonica, anche in chi è normopeso e longilineo. Succede per ragioni genetiche, ormonali, problemi di postura o ristagni circolatori che danno vita a cuscinetti resistenti persino a dieta e ginnastica», spiega Mazzotta.
Grinze e perdita di tono
Poi ci sono le grinze e la perdita di tono: il ginocchio è rivestito da abbondante pelle per consentirne la flessione ma «piegature, trazioni e stress meccanici la segnano facilmente con rughe superficiali. E con il passare del tempo la produzione di elastina e collagene, le proteine responsabili della compattezza e dell’elasticità
cutanea, diminuisce, accentuando i segni di cedimento».
Rimedi per ginocchia giovani: come migliorare il tono cutaneo
La medicina e la chirurgia estetica offrono diverse soluzioni non invasive per migliorare il tono cutaneo del ginocchio.
Ginocchia giovani con la carbossiterapia
Ben consolidata in efficacia e sicurezza, la metodica prevede l’iniezione di anidride carbonica medicale nei tessuti sottocutanei. «Indicata in caso di lassità lieve o moderata, anche accompagnata da cellulite e piccoli accumuli adiposi, sfrutta l’azione della CO2, un gas inodore e incolore che rappresenta, insieme con l’acqua, il prodotto finale del metabolismo degli esseri viventi», spiega l’esperta.
«La CO2 agisce innanzitutto sulla circolazione determinando una vasodilatazione diretta, aumentando la velocità del flusso sanguigno e l’apertura dei capillari schiacciati dai liquidi di ritenzione e da cellule grasse dilatate. Il sangue scorre più veloce, i tessuti sono meglio ossigenati, le scorie vengono più facilmente smaltite e i gonfiori a livello del ginocchio si riducono. Aumentando la disponibilità di ossigeno ai tessuti, il gas riattiva il metabolismo cellulare e la produzione degli enzimi in grado di ridurre i grassi, con un’ottima azione lipolitica.
Anche i fibroblasti (le cellule che compongono la pelle, ndr) vengono stimolati a produrre acido ialuronico e collagene così da migliorare il tono cutaneo».
Cosa succede durante la seduta?
La somministrazione della CO2 avviene mediante un’apparecchiatura certificata che ne consente l’erogazione in modo controllato attraverso micropunture superficiali e non dolorose. «Non ci sono rischi per la salute dal momento che l’anidride carbonica è atossica, batteriologicamente pura e non provoca embolia», rassicura Mazzotta. «Non si registrano particolari effetti collaterali se non qualche piccolo livido in sede di iniezione. Come per altre metodiche di medicina estetica, anche la carbossiterapia è comunque sconsigliata in gravidanza nonché in presenza di gravi malattie renali e polmonari».
Una seduta dura all’incirca 10/15 minuti. Il numero delle sedute necessarie per un miglioramento visibile varia in media da sei a dieci, da effettuare a cadenza settimanale. Il ciclo di trattamento può essere ripetuto anche più volte l’anno in base alle condizioni di partenza. Il costo di una seduta varia dai 70 ai 100 euro.
Laser non ablativo
«Il passaggio di un raggio laser non ablativo (agisce sugli strati inferiori della cute lasciando intatta la superficie) come il Venezia Lift è in grado, in modo del tutto indolore, di stimolare i fibroblasti affinché producano nuovo collagene, assicurando così un’azione ricompattante», consiglia la dottoressa Patrizia Gilardino, medico estetico a Milano e Piacenza.
«Il passaggio del laser non provoca danni in superficie, lascia solo un leggero rossore che rientra in poche ore, tanto che è possibile riprendere subito le consuete attività». Unica avvertenza è quella di non esporsi al sole per 10-15 giorni dopo la seduta applicando una crema ad alta protezione se le ginocchia sono scoperte.
Buoni risultati si ottengono con un paio di sedute a cadenza mensile, programmandone poi una di mantenimento ogni due-tre mesi.
Il costo di una seduta si aggira attorno ai 250 euro.
Radiofrequenza
«Impiega le onde elettromagnetiche emesse da uno speciale dispositivo, in grado di riscaldare il tessuto in profondità, senza danneggiarlo e senza provocare dolore, così da stimolare la produzione di collagene con un immediato effetto lifting che rende visibilmente più compatta l’area del ginocchio», riprende la dottoressa Mazzotta. La metodica è valida però solo se la pelle presenta un cedimento lieve. Non lascia segni visibili e consente di riprendere subito le consuete attività, evitando solo nelle ore successive la seduta di esporsi al sole o di fare saune e bagni molto caldi. Si consigliano dalle quattro alle sei sedute a distanza di due-tre settimane l’una
dall’altra prevedendo sessioni di mantenimento, in base alle necessità, ogni sei-dodici mesi. Va comunque tenuto presente che la radiofrequenza non può essere effettuata in caso di pelle danneggiata e su soggetti affetti da cardiopatie o epilessia, su donne in gravidanza e persone portatrici di pacemaker.
Il costo di una seduta è di circa 300 euro.
Gionocchia giovani con il microneedling
«Alla radiofrequenza si può associare il microneedling per un’azione più decisa su cedimenti che comunque non devono essere particolarmente significativi», consiglia invece il professor Pierluigi Canta, specialista in chirurgia estetica, plastica e ricostruttiva a Milano e Napoli.
«All’azione rassodante delle onde si unisce infatti quella stimolante e rigenerante del microneedling che utilizza micro-perforazioni sulla cute, effettuate con aghi sottilissimi e quindi indolori, per attivare i processi di riparazione della cute e la produzione di nuovo collagene». La procedura provoca solo un leggero arrossamento della cute che rientra in poche ore grazie anche all’applicazione di una crema lenitiva e idratante mentre è bene usare una crema solare per una decina di giorni se la parte è scoperta. Si consiglia un ciclo di tre sedute a distanza di tre-sei settimane una dall’altra.
Il costo di una seduta ruota attorno ai 250 euro.
Fili di trazione
«Nel caso di cedimenti di media entità a livello delle ginocchia si può procedere a inserire fili di trazione per rimettere in tensione la cute e distendere le rugosità», commenta il dottor Marco Candiani, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva ed estetica presso AEste Medica e professore a contratto all’Università degli Studi a Ferrara. Immaginate di tirare leggermente un tessuto stropicciato per farlo apparire più liscio: i fili fanno qualcosa di simile, ma dall’interno della pelle.
«Il trattamento è particolarmente efficace, il miglioramento immediatamente evidente con risultati armonici e naturali: dei fili sottilissimi, fatti di un materiale speciale riassorbibile, vengono inseriti sotto la pelle e tirano delicatamente la pelle verso l’alto, riducendo rughe e cedimenti. Inoltre, stimolano la pelle a rigenerarsi perché il loro materiale induce un processo chiamato fibrosi, che spinge il corpo a produrre nuove fibre elastiche e collagene. Spesso i fili sono impregnati di sostanze come l’acido ialuronico, che idrata e migliora ulteriormente la qualità della pelle. Il trattamento viene eseguito in ambulatorio, in anestesia locale e con tempi di recupero
immediati».
Il costo indicativo parte da 2.500 euro, da personalizzare in base al quadro clinico e al numero di fili che necessitano.
Rimedi per ginocchia giovani: i trattamenti per snellire e rimodellare
Ci sono poi alcune tecniche di chirurgia estetica che consentono invece di eliminare gli eccessi adiposi.
Criolipolisi
«Interviene sui depositi localizzati in modo non invasivo migliorando il profilo delle gambe senza tempi di recupero significativi», riprende il professor Canta. Durante il trattamento un manipolo speciale viene posizionato sopra la zona del ginocchio e inizia a raffreddare gradualmente il grasso. Funziona un po’ come congelare il burro in frigorifero, che quando è esposto a basse temperature diventa solido mentre gli altri ingredienti intorno (che metaforicamente sono pelle e muscoli) non si congelano.
Il freddo intenso cristallizza le cellule adipose danneggiandole in modo mirato. Il corpo le riconosce come qualcosa da eliminare e, nelle settimane successive, le smaltisce naturalmente attraverso il sistema linfatico. La seduta si svolge in ambulatorio, dura circa un’ora e grazie a macchinari di ultima generazione consente di intervenire contemporaneamente su entrambe le ginocchia. «La ripresa dopo la seduta è immediata: si può notare solo un leggero arrossamento o un intorpidimento temporaneo nella zona trattata», precisa l’esperto che suggerisce, per ottimizzare i risultati del trattamento, di bere molta acqua per favorire la naturale eliminazione delle cellule adipose cristallizzate evitando per una settimana l’esposizione al sole. Il costo della seduta si aggira attorno ai 200-500 euro.
Ginocchia giovani con la liposcultura
«Per eliminare gli accumuli adiposi localizzati si può ricorrere anche a un intervento di liposcultura settoriale che viene eseguito in anestesia locale con assistenza anestesiologica», spiega il chirurgo estetico Marco Candiani. «Attraverso piccole incisioni si introducono nel tessuto sottocutaneo cannule di piccole dimensioni che aspirano il tessuto adiposo in eccedenza. Basilare che in sede di intervento il professionista tenga conto del grado di tonicità cutanea valutando accuratamente quanto adipe togliere e quanto lasciarne, onde scongiurare che si formino irregolarità e infossamenti del profilo mediale delle ginocchia. Il costo indicativo della liposcultura parte dai 2.500 euro e va personalizzato in base al quadro clinico del singolo paziente e agli eventuali trattamenti associati.
Testo di Alberta Mascherpa
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