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Filler: quanto dura il ritocchino? Dipende anche da te

Se da una parte la qualità delle sostanze utilizzate e la preparazione professionale non devono mai essere sottovalutate, un corretto stile di vita può fare la differenza

Un naso ingombrante, degli zigomi poco pronunciati o, ancora, delle rughe sulla fronte che proprio non smettiamo di vedere. Le ragioni che indirizzano a un ritocco estetico sono innumerevoli. Non è necessario ricorrere alla chirurgia, ci sono metodi alternativi per sembrare più giovani o più belli. Il filler è una delle soluzioni più rapide e meno invasive ma ovviamente non eterne. Come far durare di più l’effetto anti-age? Anche noi possiamo fare la nostra parte.

In quali zone si può effettuare un filler

I filler, dall’inglese to fill ovvero riempire, sono dispositivi medici che vengono iniettati con una piccola siringa nel viso. Possono interessare e rimodellare:

Gruppo San Donato

  • le labbra;
  • la fronte;
  • gli zigomi;
  • il naso.

Serve a ripristinare volumi perduti e cancellare i segni del tempo

Lo scopo è quello di ripristinare volumi perduti e cancellare i segni del tempo. Sono per questo un tipo di trattamento medico estetico tra i più conosciuti e richiesti. Aldilà delle richieste personali, di solito è il medico che consiglia la scelta migliore in base alle esigenze e alle particolarità caratteristiche individuali.

Il filler è un trattamento estetico sicuro?

Le sostanze usate, di solito acido ialuronico, carbossimetil-cellulosa, gel di agarosio e così via, sono controllatissime e sicure. Nel caso dei filler di acido ialuronico, per esempio, il gel è formato dalle molecole di questa sostanza legate tra loro da strutture proteiche, che ne assicurano il mantenimento della forma. In alcuni casi vi è l’aggiunta di ulteriori sostanze naturali che proteggono il filler dalla ialuronidinasi (gli enzimi che rimuovono il prodotto) e che permettono una maggiore durata dell’impianto. Non bisogna dimenticare che l’acido ialuronico è presente naturalmente nel nostro corpo e che, quindi, viene continuamente prodotto e metabolizzato come qualsiasi altro suo componente.

Quanto dura un filler

Si tratta di una procedura che viene effettuata in ambulatorio in circa 20-30 minuti. Viene eseguita una disinfezione della cute da trattare e dopo si procede all’iniezione del filler. L’effetto di riempimento è immediato ma ci vuole qualche giorno per vedere il risultato finale che ha una durata di 3-6 mesi poiché l’acido viene progressivamente riassorbito. Quelli di nuova generazione possono arrivare fino a 15 mesi. Ma molto dipende dai nostri stili di vita.

Gli stili di vita che aiutano a farlo durare più a lungo

Per quanto riguarda la durata del filler anche noi possiamo fare la nostra parte. È possibile intervenire con dei cambiamenti di stile di vita e con delle integrazioni opportune. Per prima cosa dobbiamo evitare una serie di stressor che scatenano la produzione di radicali liberi e di micro infiammazioni. Questi sono:

  • nutrizione poco equilibrata;
  • fumo;
  • abuso di farmaci;
  • situazioni psichiche conflittuali;
  • mancanza di sonno;
  • deficit micro nutrizionali;
  • attività sportiva sbilanciata.

Seguire la dieta mediterranea

Le buone abitudini continuano a tavola: è opportuno seguire un’alimentazione varia, tenendo d’occhio il peso. La cosiddetta dieta mediterranea va benissimo, a patto di ricordare che chi la praticava in passato era costretto alla frugalità e, inoltre, faceva moltissimo sport tutto il giorno. Quindi, se non si equilibra l’introito con il consumo calorico, controllare solo la qualità del cibo crea egualmente danni.

Idratarsi a sufficienza e mettere la crema solare

Altra cosa importante: bere molta acqua per far funzionare bene i reni, splendidi organi depuranti di cui siamo dotati. In questo modo la pelle resta idratata e più elastica. Senza dimenticare l’applicazione quotidiana della crema solare: i raggi UVA, quelli che penetrano fino al derma, sono i maggiori responsabili dell’invecchiamento cutaneo.

Integratori di vitamine del gruppo B

A causa degli impegni lavorativi può non essere facile mantenere sempre una dieta normale. In questi casi si possono assumere, sotto consiglio medico, degli integratori naturali ovviamente di qualità, che permettono un riequilibrio. Abbiamo numerose frecce per il nostro arco: sicuramente le vitamine del gruppo B, ma anche l’olio di borragine, ricco di acido gamma linoleico (Omega 6). Vi sono molti studi scientifici che ne riportano l’interesse nel miglioramento della qualità della pelle. Non dimentichiamo lo zinco, l’estratto di tè verde e la vitamina C per combattere lo stress ossidativo.

Occhiali, sport e massaggi: a cosa stare attenti

Dopo il trattamento conviene evitare di esercitare troppa pressione sulle aree in cui è stato iniettato il filler. Per questo bisogna evitare pressioni sul volto troppo energiche e occhiali che si appoggiano pesantemente sul naso se è stato eseguito un ritocco. Attenzione anche all’esercizio fisico intenso o l’esposizione ad alte temperature (come nella sauna o nel bagno turco) che possono peggiorare il gonfiore o le ecchimosi.

Le zone dove il filler dura naturalmente di più

Al di là dei nostri comportamenti ci sono delle zone dove il filler dura fisiologicamente più a lungo. Sul naso, utilizzato come rino-filler, per correggere eventuali difetti o sugli zigomi si mantiene a lungo, avvertono gli esperti dermatologi. Nella zona labiale, invece, si consuma in fretta, soprattutto per colpa della mimica.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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