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Barbie nose: tutti pazzi per il naso all’insù della bambola

Dopo il successo nelle sale cinematografiche, molte donne vogliono rifarsi il naso proprio come lei: piccolo e minuscolo e la punta rivolta verso l’alto. Ma non tutti possono sottoporsi a questo intervento chirurgico

La Barbie-mania ha contagiato tutti. Dopo il successo nelle sale cinematografiche, tanti si vogliono vestire e pettinare come la bambola della Mattel. C’è, però, chi addirittura vuole rifarsi il naso proprio come lei: piccolo e minuscolo con un dorso basso e una punta nasale all’insù. Esistono dei rischi nel sottoporsi a questo tipo di intervento? Ci spiega tutto il dottor Tito Marianetti, chirurgo maxillo facciale specializzato in rinoplastica a Roma.

Cos’è il Barbie nose?

Il Barbie nose è un termine colloquiale utilizzato per descrivere un tipo di naso che si avvicina all’aspetto del naso delle bambole Barbie, che è noto per essere piccolo, sottile e con una punta delicata. Per ottenerlo serve un intervento di rinoplastica che deve scolpire questa parte del volto dando contorni morbidi e uno stile quasi fiabesco o da anime giapponesi.

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Quali sono le caratteristiche del Barbie nose?

  • La punta nasale: la rinoplastica Barbie nose prevede una punta nasale leggermente proiettata verso l’alto. La punta sarà quindi sottile e raffinata con angolo nasolabiale armonico.
  • Un dorso del naso liscio e insellato: il dorso del naso è il fulcro dell’intero viso e un punto importante che determina l’espressione del volto. Nel caso del Barbie nose il dorso risulta liscio, dall’aspetto insellato senza gobbe.

Come viene eseguito l’intervento?

Il Barbie nose viene spesso eseguito con la tecnica aperta (rinoplastica open). «Le narici vengono incise alla base della columella e il naso viene esposto al fine di poterlo lavorare. Con questa tecnica è possibile lavorare in maniera precisa e concreta sulle dimensioni della punta, degli alari e del dorso. Una volta terminata la chirurgia, lo specialista sutura dei punti nell’area di incisione e gli stessi diverranno praticamente impercettibili dopo alcuni mesi dalla rinoplastica», afferma Marianetti.

I tempi di guarigione sono rapidi

Il tempo di guarigione per la rinoplastica è di circa due settimane, tuttavia già dopo alcuni giorni sarà possibile effettuare la maggior parte delle attività quotidiane. Dopo il sesto mese, il naso avrà acquisito in gran parte il suo nuovo aspetto ma il risultato definitivo e stabilizzato sarà apprezzabile solo dopo un anno.

Chi può sottoporsi a una rinoplastica Barbie Nose?

Non tutti i pazienti sono idonei a questo tipo di intervento. Questo tipo di rinoplastica, è consigliabile solo su pazienti:

  • con un naso già piccolo in partenza;
  • che abbia una pelle sottile e quindi che possa garantire un risultato estetico estremamente naturale sulla punta nasale, che deve risultare piccola e leggermente insellata.

Prima di valutare una chirurgia di questo tipo, è sempre consigliabile effettuare con il chirurgo uno studio approfondito dei lineamenti del volto così da evitare a priori un risultato grottesco e poco consono al volto del paziente.

Barbie Nose: i rischi della chirurgia estrema

«Avvalersi di una chirurgia plastica al naso estremamente riduttiva può portare problemi estetici e funzionali con veri e propri “crolli” del naso. Per generare la delicata forma di un naso di Barbie, i tessuti molli, la cartilagine e l’osso devono essere rimossi, aumentando il pericolo di collasso. Poiché la forma del naso si basa sulla cartilagine e sull’osso, rimuovere molto materiale toglie supporto strutturale al naso», ribadisce il chirurgo. Tra i casi più emblematici di una rinoplastica estrema con conseguenti problemi strutturali ricordiamo Michael Jackson e Jessica Alves.

Quali sono le conseguenze di una rinoplastica estrema?

La rinoplastica estrema, anche conosciuta come rinoplastica aggressiva o radicale, è quella che comporta modifiche significative e sostanziali alla forma e struttura. Questo tipo di rinoplastica può comportare conseguenze serie e dovrebbe essere affrontato con estrema cautela.

Alcune delle conseguenze e dei rischi associati alla rinoplastica estrema includono:

  1. Asimmetria e deformità: quando le modifiche al naso sono troppo estese o radicali, possono verificarsi asimmetrie e deformità, portando a un aspetto non naturale o sproporzionato.
  2. Problemi respiratori: possono esserci disturbi alla funzionalità del naso, con difficoltà respiratorie e problemi di ventilazione delle vie aeree.
  3. Cicatrici e guarigione complicata: con rinoplastiche estreme, c’è un maggior rischio di cicatrici visibili e una guarigione più complessa, specialmente se vengono rimosse grandi quantità di tessuto.
  4. Cambiamenti permanenti: le modifiche estreme possono portare a risultati permanenti e irreversibili che potrebbero non essere in linea con le aspettative del paziente.
  5. Gonfiore e lividi persistenti: possono comparire gonfiori e lividi persistenti durante il periodo di recupero.
  6. Compromessi estetici: rinoplastiche estreme possono portare a un aspetto “operato” o “finto”, al posto di un risultato naturale e armonioso.

Come assicurarsi un risultato funzionale, che rispetti le proprie aspettative

La chiave per ottenere risultati soddisfacenti è avere aspettative realistiche e collaborare con un chirurgo esperto e affidabile. Mettere come obiettivo prioritario la sola estetica del naso è eticamente sbagliato in quanto l’estetica non può mai discostarsi dalla funzionalità respiratoria.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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