Benessere

A Natale regali neutri per rompere le barriere di genere

La piscoterapeuta Rosanna Schiralli spiega perché i regali genderless rappresentano un'opportunità preziosa nella crescita di un bambino

Una bambola per Martina, le macchinine per Giacomo. Un libro di ricette per Sara, quello di esplorazioni a Marco. Si possono incasellare i bambini nei confini di genere solo con un regalo di Natale? Sì, è possibile. Eppure anche i giochi, i vestiti e i libri che si impacchettano sotto l’albero il 25 dicembre sono, insieme a tutti gli altri regali dell’infanzia, un’occasione per educare i più piccoli alla parità di genere.

Se da una parte non si vedono più lavatrici e ferri da stiro per le bimbe, i trucchi, le bambole e la cucina sono ancora piuttosto gettonati, così come lo sono le macchine, i supereroi e i giochi più scientifici per i maschietti.

Gruppo San Donato

Regali neutri per alimentare la fantasia dei bambini

«I giochi sono determinanti nella formazione e nella crescita di un bambino. I piccoli hanno bisogno di esplorare e attraverso il materiale ludico costruiscono il proprio sé e la propria personalità» spiega la psicologa e psicoterapeuta Rosanna Schiralli. «I bambini hanno la possibilità pressoché infinita di rappresentare e vestire i panni di tutti i ruoli che vogliono, proprio grazie alla loro fantasia».

«Fanno finta di essere medici, supereroi, astronauti, principi e principesse, esploratori, avvocatesse. In questo senso capiamo quanto sia prezioso regalare un gioco, un libro e un giocattolo che non imponga alcuna barriera o confine. Ma permetta, sia a maschi che femmine, di immedesimarsi in qualsiasi ruolo, al di là del genere».

Regali neutri per stimolare la cooperazione

Da qui l’opportunità di acquistare regali neutri. Che abbattano la solita dicotomia rosa-azzurro, maschio-femmina, principesse-principe. «I regali senza genere, o neutri, sono importanti non solo perché non incasellano, ma anche perché spesso favoriscono la cooperazione e l’interazione tra bambini e bambine» sottolinea l’esperta.

Costruzioni, giochi da tavolo per l’infanzia, marionette, immagini da colorare, strumenti musicali, carte e così via, uniscono e rompono le barriere. «La cooperazione – riprende Schiralli – a sua volte favorisce la conoscenza e la comprensione. Giocando insieme, i bambini iniziano a comprendere meglio lo schema che contraddistingue l’altro sesso. E questo è importante per le relazioni che si avranno nel mondo degli adulti e per rapportarsi nel modo giusto».

Bambole moderne: perché no?

Tuttavia, conclude la psicoterapeuta, «non c’è nulla di male a regalare una bambola a una bimba o la macchinina a un bimbo. Soprattutto quando sono un po’ più grandini e ne esprimono esplicitamente il desiderio».

Oggi, tra l’altro, esistono in commercio bambole moderne, che hanno fatto di tutti i colori della pelle e delle diverse fisicità un marchio di fabbrica. «I bambini sono meno complicati di noi adulti. Il problema nasce se i genitori scelgono un giocattolo guidati esclusivamente da ideologie precostituite da trasmettere ai più piccoli. Bisogna lasciare spazio alla personalità dei figli, senza forzarli».

Leggi anche…

Mostra di più

Giulia Masoero Regis

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, sito e giornale, e altre testate di divulgazione scientifica. Laureata in Scienze Politiche, Economiche e Sociali all'Università degli Studi di Milano, nel 2017 ha vinto il Premio Giornalistico SID – Società Italiana di Diabetologia “Il diabete sui media”; nel 2018 il Premio DivulgScience nel corso della XII edizione di NutriMI – Forum di Nutrizione Pratica e nel 2021 il Premio giornalistico Lattendibile, di Assolatte, nella Categoria "Salute". Dal 2023 fa parte del comitato scientifico dell’associazione Telefono Amico Italia.
Pulsante per tornare all'inizio