Spogliate dai vestiti, sì, ma anche delle parrucche: così dodici donne hanno scelto di posare senza veli, in un gesto coraggioso per testimoniare che si può essere femminili e attraenti anche senza capelli. Il calendario di beneficienza PrettyBald 2015 (acquistabile online) vuole richiamare l'attenzione sulla calvizie femminile e sull'impatto psicologico, il disagio e le difficoltà relazionali che spesso si celano dietro un'improvvisa perdita di capelli.
Come racconta Victoria, una delle ideatrici dell'iniziativa. «Io mi sento abbastanza a mio agio nella mia pelle e ho accettato l'alopecia, soprattutto perchè ho una fantastica rete di supporto. Ma molte ragazze che ho incontrato fanno davvero fatica a relazionarsi con questa condizione, che diventa per loro un ostacolo a fare e ad essere ciò che desiderano». L'alopecia areata colpisce solo il 2 per cento della popolazione, la metà dei casi è donna: sebbene esista un margine di ricrescita spontanea dei capelli, favorita anche da trattamenti oggi disponibili, non esiste una cura definitiva. Le cause scatenanti sono ancora poco chiare, tuttavia la perdita di capelli può essere ricondotta a un meccanismo autoimmune, ovvero le difese immunitarie dell'organismo reagiscono contro i follicoli di peli e capelli, distruggendoli e causando la perdita anche di ciglia e sopracciglia. Con i farmaci è possibile tenere l'alopecia areata sotto controllo, tuttavia la malattia può riaccendersi più volte nel corso della vita di chi ne è colpito.
Il ricavato delle vendite del calendario 'belle e calve' sarà devoluto all'associazione inglese Alopecia Uk. L'iniziativa ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della calvizie femminile in modo allargato, rivolgendosi anche alle donne che hanno perso i capelli dopo chemioterapia o altre malattie.
