Alimentazione

Uova: il decalogo per evitare errori e sprechi in cucina

Romperle, sgusciarle, rigirarle, amalgamarle, separarle, ma anche riconoscerle e conservarle. Più facile a dirsi che a farsi

Sono tra gli alimenti più comuni e versatili in cucina. Immancabili nel carrello della spesa, sono utilizzate nella preparazione di diversi pasti, dalla colazione alla merenda, dall’antipasto al primo e al secondo, fino al dolce. Sono le uova, fonte di proteine più diffusa ed economica al mondo. Spesso però si commettono errori comuni che, oltre a compromettere la buona riuscita di piatti e ricette, possono produrre inutili sprechi.

Il decalogo per evitare errori e sprechi

Romperle, sgusciarle, rigirarle, amalgamarle, separarle, ma anche riconoscerle e conservarle. Ecco il decalogo “salva-uova” stilato da Deliveroo, in collaborazione con Viola Leporatti (in arte @ViolainTheSky), nota cuoca appassionata di cucina in chiave antispreco e digital creator, da tenere a mente durante l’utilizzo di questo prezioso ingrediente.

Gruppo San Donato

  1. Riconoscere il tipo di allevamento

Nel caso di uova confezionate, per conoscere il tipo di allevamento da cui provengono, basta controllare il primo numero stampato su ciascuna di esse: 0 è allevamento biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, mentre 3 significa che le galline sono state allevate in gabbia.

  1. Verificare se è fresco

Per assicurarsi che l’uovo sia fresco è possibile fare una verifica con esperimento veloce, ma efficace, ovvero immergerlo in un alto bicchiere d’acqua in cui precedentemente è stato sciolto un cucchiaio di sale. Se cade sul fondo è fresco, se invece galleggia si sconsiglia di consumarlo.

  1. Come conservarle

Per conservare al meglio le uova è importante mantenerle a una temperatura costante. Il consiglio è di riporle in un portauova in cartone o plastica e posizionarlo sul ripiano del frigo. Così facendo si eviteranno gli sbalzi termici, che possono provocare condensa sul guscio e facilitare la riproduzione dei batteri presenti in superficie.

4. Come romperle

Per rompere le uova meglio sfruttare il bordo del piano da cucina. Anche se abitudine comune, utilizzare il bordo della ciotola da preparazione facilita la dispersione di piccoli pezzi di guscio e di batteri presenti sulla sua superficie all’interno del contenitore, rendendo vano il loro utilizzo.

  1. Il segreto per un uovo in camicia perfetto

Per un uovo in camicia a prova di cuoco, il segreto è versarle nell’acqua quando non è in ebollizione. È sufficiente mantenerla a una temperatura di circa 85 gradi, che permette di risparmiare inoltre tempo ed energia.

  1. Uova sode: come non rompere il guscio mentre si cucinano

Rompere il guscio delle uova mentre si cuociono è piuttosto frequente. Per evitarlo, e scongiurare così di sprecarle, il consiglio è di farle scivolare all’interno del recipiente con l’aiuto di un cucchiaio. Una volta sode, prima di sgusciarle bisogna attendere che si raffreddino, magari con l’aiuto di una bacinella contenente acqua e ghiaccio. Così facendo sarà più semplice togliere il guscio senza intaccare la superficie dell’uovo.

  1. Come montare a neve gli albumi

Gli albumi montati a neve restituiscono il massimo della consistenza se, nel mescolarli con gli altri ingredienti, ci si aiuta con una marisa (detta anche leccapentole) compiendo un movimento morbido e costante dal basso verso l’alto.

  1. Come girare la frittata

Per girare la frittata è più comodo servirsi del coperchio della stessa padella utilizzata per la cottura. In questo modo si avrà la certezza di una misura perfetta, diversamente da un piatto che potrebbe essere troppo piccolo o troppo grande. Senza contare che, afferrandolo per il manico, si evita il rischio bruciature alle dita e lo spiacevole inconveniente della caduta in terra.

  1. L’abbinamento perfetto

L’abbinamento perfetto per le uova sono i tuberi (patate e tartufo su tutti), seguiti da carote, asparagi, funghi e panna. Per i più golosi, da provare anche con vaniglia, agrumi e rabarbaro.

  1. Non sprecare il guscio

Una volta utilizzate le uova, il guscio non va buttato. Tritandolo (anche grossolanamente) in un mortaio con dei fondi di caffè è possibile otterrete un fertilizzante naturale per le piante.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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