Alimentazione

Quali sono le 10 cucine più salutari del mondo?

Questa non è una classifica, perché tutte queste cucine hanno delle particolarità importanti per la nostra salute. Come sempre, un'alimentazione varia e bilanciata è il suggerimento migliore da seguire.

Le cucine più salutari del pianeta sono per fortuna tante. La convinzione che i cibi saporiti non facciano bene alla salute è stata ormai smentita da moltissimi studi scientifici. Basti pensare al ruolo benefico che hanno le spezie sulla nostra salute o alle proprietà straordinarie dell’olio extravergine di oliva. Ormai non siamo più costretti a viaggiare per assaggiare degli ottimi piatti asiatici o africani. I ristoranti nelle città, ma anche nei piccoli centri offrono sempre più spesso cucine esotiche.

Cucine più salutari: quella greca

Quando si parla di dieta mediterranea noi pensiamo subito alla nostra alimentazione. In realtà anche quella greca rispetta i principi di questa alimentazione che è stata spesso osannata per la sua capacità di ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche, come quelle cardiovascolari, il diabete e alcuni tumori. Anzi la dieta mediterranea è nata proprio a Creta, la più grande isola greca. La loro alimentazione, come la nostra, prevede un largo uso di frutta e verdura, legumi, pesce, oltre all’olio di oliva. Famosissimo il loro yogurt e il miele. Ovviamente ci sono anche cibi da gustarsi solo ogni tanto come la moussaka o i molti piatti a base di carne di maiale.

Gruppo San Donato

La cucina italiana

Molto simile a quella greca per l’abbondanza di frutta, verdura, legumi e olio extravergine di oliva. Qui ci sono molti cereali, meglio se integrali. Nelle case degli italiani si mangiano molte cose fatte in casa rispetto a quello che succede in tanti altri Paesi. Bisogna stare attenti però alla tentazione di comprare piatti già pronti. Oltre al fatto che spesso contengono troppo grassi, hanno anche il problema di avere zuccheri e sale nascosti.

Cucine più salutari: quella indiana

Piena di profumi e di sapori, la cucina indiana è quella che impiega il maggior numero di spezie. Sappiamo bene che ormai queste erbe o radici sono ricche di benefici per la nostra salute. Si va dalla cannella, allo zenzero, dalla curcuma al coriandolo. Insomma non esiste spezia che gli indiani non usino per i loro piatti. Molte specialità sono di origine vegetale. Non è un caso che sia il Paese dello yoga, che spesso alla disciplina delle posizioni, affianca anche un’alimentazione vegetariana o vegana.
Attenzione ad alcuni cibi grassi come le carni rosse e alle fritture.

Cucina libanese

Anche loro sono maestri nell’uso e nel dosaggio delle spezie. Spesso i piatti sono vere delizie cariche di benefici per la salute. Ci sono molte verdure e legumi e le carni sono spesso cotte alla griglia senza aggiungere grassi.

La cucina francese

Considerata tra le migliori al mondo per il gusto, come quella italiana cambia molto da regione a regione. Nel Sud ad esempio c’è abbondanza di frutta e verdura, mentre al Nord di carni e pesce. Si usano molto i prodotti del territorio, quelli a chilometro zero per intenderci, e si pensa molto alla qualità dei prodotti che si mangiano. Attenzione all’uso a volte esagerato del burro.

Cucine più salutari: la giapponese

I sushi bar hanno conquistato tutto il pianeta, ma in realtà questo tipo di cucina propone anche molte verdure e le alghe, che mangiate in modo opportuno possono fare davvero la differenza. Si tratta di una cucina ricca di pesce grasso, quindi tonno e salmone che sono una fonte privilegiata dei preziosi Omega 3. Inoltre i prodotti a base di soia fermentata contengono probiotici, che fanno molto bene a stomaco e intestino. Attenzione ai fritti e al sushi. Il riso è molto calorico, perché contiene tanto zucchero, utile alla sua preparazione.

Cucina tailandese

Si stanno diffondendo anche nelle nostre città diversi ristoranti che offrono piatti thai. Si tratta di un’alimentazione carica di verdure, frutta e spezie. Come la cucina indiana usa coriandolo, peperoncino, curcuma, zenzero. Tutti sapori che hanno un impatto importante per la salute. La cucina tailandese usa molto aglio crudo, che diversi studi scientifici hanno dimostrato essere particolarmente efficace nella prevenzione di alcuni problemi cardiovascolari.

Cucine più salutari: quella spagnola

Altra alimentazione di derivazione mediterranea. Molte verdure e pesce, oltre all’uso dell’olio di oliva, sono alla base della cucina spagnola. Anche durante il classico aperitivo abbondano le tapas a base di pomodori, peperoni, pesce e frutti di mare. Il fatto che le tapas siano di piccole dimensione, fa sì che possiamo concederci anche dei bocconi di cibi più calorici, perché non si tratta di un piatto intero.

Cucina coreana

Come la tailandese, anche la coreana sta vivendo una grande espansione anche nelle nostre città. Uno dei prodotti tipici è il kimchi, un piatto di verdure fermentate che contiene molti probiotici. Diverse ricerche scientifiche hanno ormai confermato la bontà di un’alimentazione che comprenda anche cibi fermentati. Contiene tra l’altro anche zenzero, peperoncino, aglio, tutti vegetali che hanno un impatto benefico sulla nostra salute. Non è l’unico cibo fermentato che viene proposto nei menù coreani. C’è anche i gochujang. Si tratta di una pasta di peperoncino piccante fermentata che aggiunge molto sapore ai piatti e che aiuta stomaco e intestino.

Cucine più salutari: la messicana

Particolarmente ricca di legumi, soprattutto fagioli, frutta, verdura è un’alimentazione piena di vitamine e sali minerali. Spesso nei ristoranti messicani vengono serviti piatti italianizzati, che ad esempio contengono meno peperoncino di quello che succede in patria.+

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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