Alimentazione

Intossicazione da cozze: quando viene e come evitarla

Il cantante Amedeo Minghi è stato ricoverato dopo aver mangiato un piatto di cozze. Ecco perché si può stare male e quali regole dobbiamo seguire per evitare ciò accada

Cozze sì, ma fate attenzione

Cozze sì, ma fate attenzioneDifficile resistere a un piatto di cozze quando ci si trova su una terrazza vista mare, in un ristorantino caratteristico o in una trattoria dove il pesce la fa da padrone. Attenzione, però, a quello che viene portato in tavola e poi ingerito: l’intossicazione alimentare è sempre in agguato, specialmente se il cibo non è controllato e non vengono rispettate norme igieniche rigidissime.

La disavventura di Amedeo Minghi

Ne sa qualcosa il noto cantante Amedeo Minghi che, a causa di un’acuta infezione intestinale provocata dall’assunzione di mitili, è stato ricoverato all’ospedale San Giuseppe da Copertino, in provincia di Lecce. La disavventura ha costretto l’artista non solo a sottoporsi a un ciclo di cure mediche ma anche ad annullare due date del suo tour italiano.

Gruppo San Donato

Intossicazione da cozze: quando avviene e come evitarla?

Di fronte a questo episodio, che fortunatamente si risolverà positivamente nel giro di qualche giorno, ci si chiede come mai si può verificare un’intossicazione dopo aver mangiato delle cozze. Sfogliate la gallery per scoprirlo.

Cozze crude:
pericolo di contaminazione batterica

Cozze crude: pericolo di contaminazione batterica

Le cozze sono organismi “filtratori”, cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono: di conseguenza, se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di crudité. Solo con l’abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali.

Mangiare cozze crude:
ecco cosa si rischia

Mangiare cozze crude: ecco cosa si rischia

Quando si consumano cozze crude, preparate senza il rispetto delle norme igieniche, o cotte, ma di dubbia provenienza, si rischia di incappare in spiacevoli sorprese. Ecco quali.

Intossicazione alimentare

In alcuni casi si può verificare un’intossicazione alimentare di moderata entità, che generalmente si manifesta con crampi addominali, dissenteria, nausea e vomito. All’esordio dei sintomi, è necessario consultare un medico o recarsi al pronto soccorso, specificando di aver consumato i mitili e la relativa modalità (cotti o crudi).

Epatite A

L’epatite A è generata dal virus HAV e viene trasmessa per via oro-fecale. Nella maggior parte dei casi è dovuta all’ingestione di alimenti contaminati, soprattutto pesce crudo preparato senza rispettare le dovute norme igieniche. La malattia, solitamente ha un decorso benigno, esordisce con sintomi simili all’influenza: si è molto stanchi, c’è perdita di appetito, spesso febbre, diarrea, vomito e difficoltà a digerire. In alcuni casi subentra l’ittero: i bulbi oculari e la cute diventano gialli e può esserci prurito diffuso. In presenza di questa sintomatologia bisogna rivolgersi immediatamente al pronto soccorso: qui verrà intrapresa la cura più indicata.

Salmonellosi

Le alte temperature possono alterare gli alimenti (che spesso vengono mal conservati) e favoriscono la proliferazione di un microorganismo, la salmonella, che provoca la salmonellosi, malattia caratterizzata da sintomi gastrointestinali più o meno gravi quali nausea, vomito, diarrea, dolore addominale ma anche febbre. Normalmente ha un decorso benigno che non richiede il ricovero in ospedale. Talvolta, però, soprattutto in soggetti fragili e nei bambini piccoli, l’infezione può aggravarsi e in questi casi non bisogna esitare nel ricorrere alle cure ospedaliere.

La spruzzatina di limone non serve

La spruzzatina di limone non serve

Se mangiamo cozze crude con una spruzzatina di limone siamo al riparo da possibili intossicazioni? La risposta è no: questo agrume non ha alcun ruolo protettivo nei confronti delle eventuali infezioni presenti nei mitili.

Consigli per un acquisto sicuro

Consigli per un acquisto sicuro

Come facciamo a sapere se le cozze che stiamo mangiando sono “sicure”? Purtroppo, quando siamo al ristorante, ci dobbiamo fidare perché non si ha modo di verificare provenienza e qualità. Quando decidiamo di comprarle per consumarle a casa, invece, possiamo seguire alcuni accorgimenti.

Il consiglio è quello di comprarle solo confezionate nei sacchetti che hanno il bollo CEE, che consente di identificare l’origine certa del prodotto, la data di confezionamento, il numero di riconoscimento del centro di spedizione che le confeziona, le modalità di conservazione e preparazione domestica e garantisce la sua sicurezza igienico sanitaria.

Accorgimenti in cucina

Accorgimenti in cucina

In cucina bisogna sempre verificare che le valve delle cozze siano ben chiuse e che dall’apertura fuoriesca abbondante acqua limpida, incolore e dal gradevole odore salmastro.

Come lavarle ed eliminare la sabbietta

Per togliere i residui di sabbia è necessario metterle sotto all’acqua corrente e, nel caso fossero presenti anche all’interno del guscio, possiamo porre i frutti di mare in una bacinella con acqua e sale da cucina (30 grammi per litro). Dobbiamo assolutamente scartare le cozze rotte e quelle aperte che non si richiudono quando vengono battute leggermente.

Chiara Caretoni

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