Alimentazione

Dieta mediterranea: arrivano le nuove regole

Sale, zucchero e vino attirano l’attenzione, ma il nuovo consiglio per una sana alimentazione è chiaro: meno è meglio.

Le nuove regole per la dieta mediterranea puntano decisamente verso un regime alimentare che privilegia le proteine vegetali, in particolare quelle dei legumi, rispetto alle proteine animali.

Un cambio di rotta nella piramide alimentare

Secondo le nuove linee guida, i legumi occupano ora un posto centrale, equiparati a pesce e formaggi freschi, mentre le carni rosse e quelle lavorate – come salumi e insaccati – vengono spostate in cima alla piramide, destinate a un consumo occasionale. Anche le carni bianche (pollo e tacchino) vengono ridimensionate, consigliate non più di due volte a settimana.

Le patate? Non sono considerate verdure e non sostituiscono i contorni di ortaggi: restano in cima alla piramide e sono consigliate non più di una volta a settimana.

Cosa prevede la nuova piramide?

Alla base della dieta mediterranea aggiornata, troviamo un consumo quotidiano abbondante di:

  • Frutta e verdura fresca di stagione

  • Cereali integrali (pane, pasta, riso)

  • Olio extravergine d’oliva, da preferire rispetto ad altri oli vegetali o di semi

Le evidenze scientifiche alla base del cambiamento

La nuova piramide si basa sulle Linee guida per una sana alimentazione elaborate dal Crea e sui Larn (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). L’obiettivo è contrastare il progressivo abbandono del modello mediterraneo, soprattutto tra i più giovani, tra i quali si registra un eccessivo consumo di carne: il 47% di bambini e adolescenti italiani dichiara di mangiarla almeno tre volte a settimana.

Carni rosse e insaccati: consumo da limitare

Il consumo di carni rosse e lavorate, come i salumi, deve essere occasionale, ma oggi risulta ancora troppo frequente, anche quattro volte a settimana tra panini, antipasti e farciture.

Le carni bianche: con moderazione

Negli ultimi anni si è suggerito di sostituire la carne rossa con quella bianca, ma anche questa scelta richiede cautela. Le carni bianche sono sempre proteine animali e contengono comunque grassi e possibili contaminanti. La nuova piramide consiglia di consumarle al massimo 1-2 volte a settimana.

Formaggi: freschi e stagionati non sono uguali

Nella nuova piramide, i formaggi freschi e magri (come ricotta, mozzarella, caprini) occupano un livello inferiore, da consumare con moderazione, mentre i formaggi stagionati sono in cima, insieme alle carni bianche e alle patate. Importante la distinzione con il latte, ora posizionato nella parte bassa della piramide accanto alla frutta a guscio, consigliati per un consumo quotidiano.

Patate: non sono un contorno di verdure

Le patate sono spesso confuse con gli ortaggi, ma in realtà hanno un indice glicemico più alto e vengono consumate soprattutto fritte, soprattutto dai più giovani. Non devono sostituire le verdure e vanno limitate a un consumo settimanale.

Vino: meno è meglio

Il tema del vino è uno dei più discussi. Se prima era considerato parte integrante della dieta mediterranea, oggi il messaggio è chiaro: “Meno è meglio”. Le evidenze scientifiche, soprattutto in ambito oncologico, indicano che l’alcol è un fattore di rischio anche a basse dosi, come sottolineano l’OMS, lo IARC e molte altre istituzioni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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