Benessere

Sorridere fa bene al cervello, al cuore e alla pelle

Il sorriso non è solo un gesto sociale o un’espressione di allegria, ma un vero e proprio atto di benessere che coinvolge cervello, cuore, pelle e difese immunitarie

Un gesto semplice, naturale e apparentemente spontaneo come il sorriso in realtà mette in moto un complesso meccanismo nel nostro cervello e nel nostro corpo. Ridere e sorridere non sono solo espressioni di gioia, ma vere e proprie “terapie naturali” che ci aiutano a vivere meglio, proteggendo la salute e migliorando la qualità della vita.

Le aree del cervello coinvolte nel sorriso

Uno studio dell’Università di Basilea, pubblicato sulla rivista scientifica Cerebral Cortex, ha indagato quali siano le aree cerebrali coinvolte quando ridiamo. I ricercatori hanno diviso alcuni volontari in tre gruppi: il primo poteva ridere mentre veniva solleticato, il secondo doveva trattenersi dal ridere, il terzo invece doveva ridere volontariamente senza stimoli esterni. Tutti sono stati sottoposti a risonanza magnetica per osservare l’attività cerebrale.

I risultati sono stati sorprendenti: nel cervello delle persone che ridevano in modo genuino si attivavano più aree rispetto a chi rideva forzatamente o si tratteneva. In particolare, le regioni maggiormente coinvolte sono:

  • Ipotalamo laterale: regola l’eccitazione, il comportamento alimentare, le funzioni digestive, la pressione sanguigna e contribuisce a ridurre la percezione del dolore.
  • Cervelletto: fondamentale per il linguaggio e l’attenzione visiva.
  • Opercolo parietale: responsabile di processi legati ai sensi, come il tatto e la percezione della temperatura.
  • Amigdala: centrale nelle emozioni, nelle reazioni istintive, nella memorizzazione e nelle decisioni.

Questo dimostra come un gesto tanto semplice attivi circuiti profondi e complessi del nostro sistema nervoso, con effetti a catena su tutto l’organismo.

Perché sorridere fa bene alla salute

Sorridere non è solo questione di buonumore: i benefici sono concreti e scientificamente documentati. Eccone alcuni.

Rafforza le difese immunitarie

Ridere spesso contribuisce ad abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e riduce la pressione sanguigna. Un sorriso frequente, quindi, funziona come un “integratore naturale” per il sistema immunitario, aiutandoci a difenderci meglio dalle malattie.

Fa bene al cuore

Abbassando la pressione arteriosa, sorridere diventa un gesto amico del cuore. Riduce il rischio di malattie cardiovascolari e favorisce una migliore circolazione del sangue.

Migliora la pelle

Una circolazione più attiva significa ossigenazione migliore dei tessuti: ecco perché sorridere rende la pelle più tonica ed elastica, aiutando a prevenire rughe e smagliature.

Influenza positivamente la vita di coppia

Il sorriso è un potente alleato delle relazioni. Giocare, ridere e divertirsi insieme migliora l’intesa sessuale, rafforza l’autostima e rende più attraenti agli occhi del partner. Una coppia che sorride insieme ha più possibilità di costruire un rapporto duraturo e felice.

Sorridere “anche per finta”: il potere del sorriso simulato

Recenti ricerche suggeriscono che anche un sorriso “finto” — simulato, forzato o mimato — può avere benefici reali sul nostro stato d’animo e sul cervello. L’ipotesi è che attivando i muscoli del volto che producono un sorriso, il cervello riceva degli “input” somatici che lo inducono a rispondere come se il sorriso fosse genuino. L’effetto è attribuito in parte all’amigdala, che viene attivata anche quando il sorriso è simulato, rilasciando neurotrasmettitori “positivi” che favoriscono uno stato d’animo migliore.

Alcuni esempi significativi:

  • Uno studio dell’University of South Australia ha utilizzato la cosiddetta tecnica del “penna in bocca”: i partecipanti dovevano tenere una penna fra i denti, il che costringeva il volto ad assumere una posizione simile a quella del sorriso. Questo movimento forzato non solo migliorava l’umore dei partecipanti, ma li faceva percepire le espressioni altrui come più positive.
  • Un ampio studio internazionale condotto in 19 Paesi con quasi 4.000 persone ha verificato che chi imitava foto di sorrisi o muoveva le labbra verso le orecchie (simulando un sorriso) riportava un aumento significativo della felicità percepita rispetto a chi non lo faceva.

In altri termini: non serve sempre che il sorriso nasca da un’emozione esterna spontanea — a volte basta far sorridere i muscoli, per far sì che il cervello “ci creda” abbastanza da generare effetti benefici reali.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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