Salute

Menopausa: la terapia ormonale dev’essere personalizzata

Dai sintomi più o meno pesanti, ai trattamenti su misura per ogni donna: ecco i consigli dell'esperta di OK Rossella Nappi per non aver paura della menopausa e nemmeno della Tos, la Terapia ormonale sostitutiva

La menopausa è un fenomeno naturale che segna il termine della vita fertile di una donna e si accompagna a un cambiamento radicale dell’assetto ormonale. In questa fase le ovaie smettono di produrre ormoni, in particolare estrogeni, e questa carenza può predisporre a una serie di sintomi e di fattori di rischio capaci di interferire con la qualità della vita e favorire l’insorgenza di alcune patologie, quali per esempio osteoporosi, ipertensione arteriosa, diabete. In genere si entra in questa fase intorno ai 50 anni, ma alcune donne possono entrare in menopausa precoce anche prima dei 40 anni. Dai sintomi alle cure ai suggerimenti su come affrontarla, il focus di Rossella Nappi, responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia ginecologica del policlinico San Matteo di Pavia (puoi chiederle un consulto qui).

SINTOMI. La maggior parte delle donne affronta questa fase di transizione in modo sereno. Ma il 20-25% delle donne riporta sintomi severi, come nel caso di Mara Venier. I sintomi più frequenti sono: vampate di calore, sudorazioni diurne e notturne, insonnia, ansia, depressione, irritabilità, scarsa concentrazione, calo del desiderio sessuale, dolori osteoarticolari, bruciori genito-urinari, secchezza vaginale, dolore nel rapporto sessuale, incontinenza, cistiti. Le donne che riportano i sintomi più severi sono le stesse che possono riportare conseguenze a lungo termine soprattutto sul versante cardiovascolare (aumento del colesterolo cattivo, aumento dei trigliceridi e del rischio di diabete, ipertensione arteriosa), perché sono le più vulnerabili alla mancanza dello scudo protettivo degli ormoni della riproduzione.

Gruppo San Donato

DIAGNOSI. Un segnale evidente dell’arrivo della menopausa sono le irregolarità mestruali. Possono iniziare nella cosiddetta fase della perimenopausa, quindi molti anni prima, o comparire d’un tratto, subito prima dell’ultima mestruazione.

TRATTAMENTI. Per le donne con sintomi severi della menopausa il trattamento per eccellenza è la terapia ormonale sostitutiva (Tos), quella che ha seguito la Venier per otto anni. La Tos comprende una serie di farmaci che hanno caratteristiche specifiche e dunque deve essere prescritta dal medico e personalizzata per ciascuna donna. Comprende estrogeni, progestinici (per bocca, per via transdermica, per via vaginale), androgeni (per via transdermica) e una forma speciale di Tos, il tibolone, una molecola polivalente che si comporta come estrogeno, come progestinico e anche un po’ come androgeno, a seconda del tessuto dell’organismo in cui viene metabolizzato. L’efficacia della Tos è tanto più alta quanto più presto si inizia a seguirla. Oltre a eliminare o a ridurre significativamente i sintomi della menopausa, la Tos è indicata nella prevenzione di una serie di malattie a cui una donna è più a rischio proprio a causa della carenza ormonale. In genere, è consigliabile seguirla per circa cinque-sette anni, dopo i quali si deve valutare con il medico l’opportunità di continuarla. L’uso prolungato della Tos è infatti associato a un lievissimo aumento del rischio di sviluppare il cancro al seno. Non mi stupisce che la Venier l’abbia interrotta dopo otto anni, a seguito della scoperta di calcificazioni nelle mammelle. La Tos invece non è indicata per le donne che hanno sintomi lievi, semplicemente perché il loro corpo ha risposto bene al cambiamento dell’assetto ormonale. Nei casi in cui tra i sintomi lievi riportati ci sia l’atrofia vaginale, si può ricorrere a una terapia ormonale locale.

INTEGRATORI. Non possono certamente sostituire la Tos quando è necessaria, ma integratori e fitoestrogeni possono essere assunti specie dalle donne con sintomi lievi. Oppure quando si decide di interrompere la Tos, come ha fatto la Venier. Tuttavia, è bene ricordare che non ci sono studi ben condotti che supportino una loro utilità per la prevenzione delle patologie cardiovascolari e dell’osteoporosi.

Tratto da Ok Salute e benessere giugno 2015

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

Mara Venier: «Donne, non abbiate paura della menopausa»

Menopausa e sovrappeso: come sconfiggere i chili di troppo

Mal di testa: metà delle donne migliora con la fine dell’età fertile

Barbara Bouchet: «Niente mal di testa da quando sono in menopausa»

Il laser che cura l’atrofia vaginale

Sesso in menopausa: contano di più le emozioni che gli ormoni

Lo sport protegge il cuore, soprattutto in menopausa

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio