Salute

Gli antinfiammatori aumentano il rischio di scompenso cardiaco

Lo dimostra uno studio europeo che ha considerato sia i Fans tradizionali che i COX2 inibitori

Efficaci contro il dolore, pericolosi per il cuore. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono aumentare anche del 20% le probabilità di ricovero per scompenso cardiaco. E’ quanto dimostra un ampio studio europeo coordinato dall‘Università di Milano-Bicocca e pubblicato sulla prestigiosa rivista British Medical Journal (BMJ).

«L’importanza dello studio – spiega Giovanni Corrao, docente di statistica medica alla Bicocca – è che risultati simili sono stati verificati in tutta Europa: dunque questi rischi non dipendono dalle abitudini prescrittive o da comportamenti esterni, ma sono direttamente riferibili ai farmaci».

Gruppo San Donato

I ricercatori lo hanno verificato prendendo in esame oltre 8 milioni di persone di quattro Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi) che hanno assunto Fans tra il 2000 e il 2010. In questo campione si sono registrati più di 92.000 ricoveri per scompenso cardiaco.

Incrociando le cartelle cliniche, è emerso che il rischio di ricovero era più alto del 19% in quei pazienti che avevano assunto Fans nei 14 giorni precedenti rispetto a quelli che avevano usato gli stessi farmaci in passato.

I dati mettono sotto accusa sette principi attivi tradizionali molto diffusi (diclofenac, ibuprofene, indometacina, ketorolac, naprossene, nimesulide e piroxicam) e due inibitori selettivi dell’enzima ciclossigenasi COX-2 (etoricoxib e rofecoxib). Soprattutto per i princìpi tradizionali, il rischio è direttamente proporzionale al dosaggio, ed è risultato addirittura raddoppiato alle dosi più elevate sperimentate.

In un editoriale che accompagna l’articolo, due ricercatori danesi sottolineano che anche «un piccolo aumento del rischio cardiovascolare è preoccupante per la salute pubblica», e il fatto che alcuni Fans possano esser acquistati come prodotti da banco senza ricetta medica alimenta la convinzione che siano farmaci innocui e sicuri per tutti. Anche Peter Wissberg, direttore della British Heart Foundation, spiega: «questo studio molto ampio rafforza una precedente ricerca che dimostrava come alcuni Fans utilizzati in pazienti con problemi articolari aumentassero il rischio di malattie cardiache. Ciò vale soprattutto per coloro che li assumono quotidianamente, piuttosto che solo occasionalmente».

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