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Monogamia nata nella preistoria per preservare la fertilità

I nostri antenati l'hanno preferita alla poligamia per ridurre il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili

La fedeltà non è una scelta d’amore ma una scelta di salute, dettata dall’evoluzione. Nel corso della preistoria, infatti, gli esseri umani hanno finito col prediligere la monogamia rispetto alla poligamia per contenere la diffusione della sifilide e dalle altre malattie sessualmente trasmissibili che possono minare la fertilità.

Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Waterloo, in Canada, simulando al computer i comportamenti dei nostri antenati sulla base dei dati demografici e delle dinamiche di diffusione delle malattie.

Gruppo San Donato

I risultati, pubblicati su Nature Communications, dimostrano che certi comportamenti sociali si sono sviluppati non tanto per motivi etici o morali, quanto in risposta a fattori ambientali esterni, come le malattie veneree.

I numeri dimostrano infatti che la poligamia degli uomini preistorici che vivevano in piccole tribù di cacciatori e raccoglitori era ben accettata probabilmente perché non aveva particolari impatti negativi sulla popolazione generale. Era normale che pochi uomini si accoppiassero con più donne, per aumentare il numero di figli, e siccome in questi gruppi sociali si contavano al massimo 30 individui sessualmente maturi, le malattie veneree come la sifilide potevano dar vita solamente a piccoli focolai che duravano poco e non impattavano troppo sulla popolazione generale.

La situazione sarebbe poi radicalmente cambiata con l’avvento dell’agricoltura, che ha portato i nostri antenati a vivere stabilmente in gruppi sociali più ampi. In queste condizioni, la poligamia avrebbe portato ad una diffusione pericolosa e incontrollabile delle malattie sessualmente trasmissibili, che a quel tempo potevano seriamente compromettere la fertilità delle persone colpite. Ciò ha reso più vantaggioso la scelta della monogamia, facendo nascere un giudizio fortemente negativo verso gli uomini poligami, spesso “puniti” dagli altri componenti del gruppo. In questo modo, le popolazioni monogame con norme sociali più severe sarebbero riuscite a prosperare di più, imponendosi su quelle poligame.

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