Benessere

Più è sporco, più mi ammalo? La classifica delle situazioni più a rischio per la nostra salute

Bagni pubblici e mezzi di trasporto, ma anche banconote, maniglie e corrimano, interruttori, pulsanti degli ascensori e carrelli della spesa. Sono tra i luoghi e gli oggetti più sporchi e più a rischio per malattie dovute a batteri e virus. Lavarsi spesso le mani è il modo migliore di difendersi

I luoghi affollati e pubblici, come palestre, bagni e camere di albergo, spesso non sono così puliti come dovrebbero essere. Quali malattie si possono contrarre in un ambiente sporco? L’elenco e i consigli di Carlo Signorelli, presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e professore ordinario di Igiene all’Università di Parma.

Quanto è alto il rischio contagio? E quali sono le situazioni di sporcizia più rischiose?
I germi, virus e batteri, sono ovunque e noi, spesso inconsapevolmente, ne siamo vettori: li raccogliamo con le mani, toccando i vari oggetti oppure le mani altrui, e li portiamo in giro con noi contribuendo in questo modo a diffondere agenti patogeni e sporcizia. La lista degli “oggetti” potenzialmente a rischio è lunghissima: menù dei ristoranti, carrello della spesa, banconote e monete, attrezzi della palestra, interruttori, corrimano soltanto per citarne alcuni.
Per questo, insieme all’Organizzazione mondiale della sanità e al nostro Ministero della Salute, ricordiamo che è molto importante lavarsi bene le mani come primo passo per ridurre il rischio di infezioni virali e batteriche.
Aggiungerei di non dimenticare il lavaggio del corpo e degli indumenti, specie quando si viaggia, e di prestare attenzione alla biancheria da letto e da bagno nelle camere di albergo, da farsi subito cambiare se si nota sporcizia.

Gruppo San Donato

Quali sono i luoghi più a rischio?
In ordine decrescente d’importanza i principali rischi di contrarre malattie infettive sono legati ai contatti diretti, agli alimenti e bevande, agli oggetti e agli animali domestici. I luoghi più a rischio sono dunque i bagni pubblici e quelli dove ci sono contatti stretti tra le persone, come avviene nei mezzi di trasporto affollati, nei luoghi di ritrovo e negli spazi al chiuso. Un esempio su tutti: l’influenza e le altre malattie trasmesse per via aerea che si possono contrarre soprattutto frequentando luoghi chiusi e affollati, dove la respirazione di tante persone favorisce la diffusione del virus.

Ci sono dei disturbi tipici dei mesi estivi che si contraggono viaggiando?
Il più tipico dei disturbi, non solo dei mesi estivi, è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, una forma che può insorgere durante o subito dopo un viaggio in un paese con condizioni igienico-sanitarie precarie. Si tratta di infezioni batteriche o virali non gravi, che tuttavia possono pregiudicare l’esito di una vacanza o di un viaggio di lavoro. Nella maggior parte dei casi la diarrea è provocata dall’ingestione di bevande e alimenti contaminati da batteri: Escherichia coli, Campylobacter, Shighella, Salmonella sono gli agenti più spesso implicati nell’insorgenza di questo disturbo; in altri casi gli agenti responsabili sono virus o parassiti.
Oltre alla carenza delle condizioni igieniche, tra i fattori che favoriscono questo disturbo transitorio ci sono il clima caldo-umido e il cambiamento repentino delle abitudini alimentari. Per alcune di queste malattie come febbre tifoide, epatite A, colera, infezioni da rotavirus ci sono efficaci vaccini disponibili.

Gli animali domestici possono essere veicolo di malattie e se sì di quali patologie?
Uno dei problemi legati alla convivenza con gli animali domestici è sicuramente il controllo delle zoonosi, ossia quelle malattie che possono trasmettersi dagli animali all’uomo.Tra queste patologie, solo per citarne alcune, possiamo ricordare la rabbia, la scabbia, la toxoplasmosi, la leishmaniosi. Senza dimenticare che anche il morso del cane, il graffio del gatto e punture di zecche possono costituire un pericolo per la salute dell’uomo. Oltre ad essere in regola con i controlli veterinari e con la profilassi a loro dedicata, è poi necessario prestare attenzione ad alcune norme igieniche quando si vive a contatto con gli animali: tenere puliti cani e gatti ed evitare, quando sono sporchi, di farli salire sul letto può essere un buon inizio.

La sporcizia genera sempre malattia in chi ne viene a contatto?
Vivere in un luogo pulito non è soltanto una questione igienica, ma anche di qualità della vita. La casa, il luogo di lavoro, e più in generale l’ambiente possono incidere negativamente sul nostro stato di salute fisico e mentale. Ciò detto, non è vero che la sporcizia generi sempre malattia, anche perché è bene ricordare che le persone in buona salute hanno un sistema immunitario che le protegge.

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