Sessualità

Quello che gli etero possono imparare dalle coppie gay

L'amore tra due persone dello stesso sesso? È un mix di seduzione, complicità, autonomia. Quello che servirebbe anche in molti matrimoni «normali»

Oggi due persone dello stesso sesso che hanno una storia alla luce del sole non danno più scandalo. Eppure, il 17 maggio di ogni anno le associazioni gay di tutto il mondo celebrano una Giornata contro l’omofobia (scopri gli appuntamenti in Italia). Perché molti pregiudizi sono duri a morire.
Fortunatamente, tanti possono vivere una storia d’amore con una persona delle stesso sesso senza problemi.
In molti Paesi (ma non l’Italia) i matrimoni o le unioni civili tra omosessuali sono previsti. Politici, attori e cantanti fanno coming out. Film e libri raccontano amori omo. È una rivoluzione epocale.
Un giro di boa che si gioca su più fronti, dal modo di intendere la seduzione alla distribuzione dei compiti all’interno del rapporto.
Ecco perché può essere interessante per gli eterosessuali, a volte stanchi di una impostazione vetusta del matrimonio, guardare le cose da un altro punto di vista. E carpire qualche suggerimento per la propria vita a due dalle nuove coppie. Le coppie omo. È un esercizio di intelligenza critica ed è una scuola di tolleranza.

• Ruoli
«Le coppie di omosessuali vanno verso una divisione dei ruoli che non è dettata dal sesso di appartenenza ma dall’inclinazione di ciascuno dei due», spiega Anna Salvo, psicoterapeuta all’Università della Calabria.
Aggiunge il sessuologo Willy Pasini, docente all’Università di Ginevra: «La differenza con gli etero è che non esiste alcun pregiudizio secondo il quale un compito si addice a uno piuttosto che all’altra per il fatto che siano uomini o donne». Ciascuno andrà a consolidare, all’interno della coppia, le mansioni che più gli si addicono. Ma, di base, nessuno dei due porta i pantaloni o il grembiule in casa.
«Nelle convivenze etero, scambiarsi e reinventarsi i ruoli in casa potrebbe essere un escamotage per evitare di incaponirsi su inesistenti questioni di principio», continua Salvo.

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«Un esempio? Lui legge sempre la cartina stradale e guida nei lunghi viaggi perché si ritiene più bravo di lei. Certo che lo è: lo ha sempre fatto. Ma se la coppia suddividesse i compiti, anche lei sarebbe altrettanto brava. Quando l’autostima di uno dei due partner è basata sull’essere l’unico in grado di fare qualcosa, sarà difficile lasciare spazio all’altro».
E così, se il marito cucina una pasta al forno, la moglie dovrà evitare di criticarlo perché non le sembra una faccenda da uomo e lasciarlo provare.

• Complicità
«La differenza sessuale è un modo di essere che caratterizza il nostro abitare il mondo», prosegue Salvo. In soldoni: se sei una femmina, non capirai perché lui non ti ha invitato a quella serata con gli amici per guardare il derby; se sei un maschio non comprenderai perché lei insiste fino allo sfinimento ad averti al suo fianco nella sessione di shopping natalizio.
«Nella maggior parte delle coppie omosessuali queste difficoltà, spesso alla base di litigate in un matrimonio, sono azzerate. A giovarne è la qualità della relazione. Si guarda il mondo con gli stessi occhi: due donne condivideranno la stessa felicità per l’acquisto di un paio di scarpe e due uomini non avranno peli sulla lingua a dirsi che vogliono starsene per conto loro una sera».
In una coppia etero si dovrebbe imparare a sintonizzarsi l’uno con l’altra. «La complicità e la possibilità di comprendersi non vogliono dire uguaglianza perfetta, altrimenti che noia», precisa Salvo.

• Autonomia
Fa bene uscire ogni tanto per conto proprio, coltivare hobby e amicizie personali. «Le coppie gay, specie quelle composte da uomini, hanno molta meno difficoltà a tollerare gli interessi dell’altro, perché non vivono come un tradimento o un crollo delle sicurezze se l’altro si ricava un proprio spazio al di fuori della coppia», nota Salvo.

• Giocosità
I gay si inventano serate alternative, improvvisano una fuga d’amore. E poi li vedi insieme scherzare, andare a concerti, buttarsi in nottate danzanti, non perdersi una mostra del loro pittore preferito.

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«Le coppie omosessuali sono in grado di vivere libere da imposizioni e consuetudini, da quelle modalità sociali rigide che possono usurare le relazioni consolidate», dice Salvo. Vedi alla voce: le domeniche a pranzo dalla suocera, pantofole-cena-tv gli altri giorni della settimana.
«Il segreto è in una parola: giocosità», svela la psicoterapeuta. «Che non vuol dire essere poco seri o comportarsi da eterni adolescenti e trottole impazzite, bensì la capacità di lasciarsi andare, di stupire e di lasciarsi stupire, inventando qualcosa di nuovo che movimenti la routine di coppia».

• Seduzione
«Prepararsi per una cenetta a due come per il festone di Capodanno, farsi trovare profumati e in ordine anche per un cinema, curare quel dettaglio che potrà mandare su di giri il partner sono trucchi che aiutano a tenere alto il desiderio nella coppia», dice Pasini. «E gli omosessuali, uomini e donne, sembrano averlo capito molto prima degli etero».
Non è solo questione di mettersi la crema dopo la rasatura. «La voglia di sedurre non deve venire meno anche quando il legame si consolida, pena la perdita di interesse nell’altro e la ricerca affannata di nuovi stimoli», avverte il sessuologo. «Il che significa tradimento».
Un monito per tutte quelle mogli che ogni sera aprono la porta al marito con i bigodini in testa, un’allerta per tutti quegli uomini che appena a casa buttano la cravatta d’ordinanza e indossano tuta e calzini sdruciti.
«Si dice spesso che il sesso, fatto poco o male, sia la principale causa di crisi nei rapporti», dice Pasini. «Ma il problema inizia prima. Il desiderio non si accende per magia. Si comincia da piccoli gesti e attenzioni, che passano anche dalla percezione che l’altro ha di noi. Sono la base del gioco della seduzione, che le coppie omosessuali spesso conoscono meglio di quelle etero».

• Gelosia
«La gelosia è il frutto di delicati meccanismi evolutivi, come dimostrano recenti studi, che ne hanno anche messo in luce il ruolo fondamentale di salvaguardia della coppia», spiega Donatella Marazziti (puoi chiederle un consulto), psichiatra all’Università di Pisa e autrice del libro Gelosi e contenti (Rizzoli, 2008).

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«È la gelosia ad avvertirci quando un intruso si inserisce nella nostra relazione, magari spingendoci a riscoprire le doti nascoste del partner».
Il mostro dagli occhi verdi narrato dalla letteratura si trasforma nel miglior alleato della coppia? «Prendiamo esempio da come vivono questo sentimento le coppie omosessuali», spiega Salvo. «La vigilanza sul partner è sempre presente e viene vissuta senza imbarazzi, anzi facendone un terreno di dialogo. Gli omosessuali spesso sono più attenti degli etero: per esempio, notano se lui o lei si vestono in modo più curato del solito o se cambiano frequentazioni. E non c’è dubbio: questo mantiene il rapporto giovane e fresco e lusinga il compagno».
Insomma, vale la vecchia formula: un pizzico di gelosia è un condimento dell’amore. Questo non vuol dire diventare ossessivi e fare scenate se la moglie vuole uscire con le amiche, ci mancherebbe. Ma, se alla cena di Natale dell’azienda lei fa la cerbiatta con il giovane collega, fateglielo notare.
Salvo scommette che la strategia funziona: «Una volta a casa, ci scherzerete su ma avrete messo un punto fermo: tu sei la mia donna e, anche se non te lo dico troppo spesso, voglio che tu sia solo mia». Lei, ça va sans dire, replicherà a dovere se sarà il marito a fare gli occhi da pesce lesso con una signorina.

• Sesso
«La sessualità di una coppia gay è più esplicita, naturale, senza pudori», spiega Emmanuele Jannini (puoi chiedergli un consulto), coordinatore del corso di laurea in sessuologia dell’Università dell’Aquila.
«È come esprimere se stessi al quadrato, mentre il rapporto uomo-donna deve sempre tenere conto della differenza di genere. E molte tensioni di letto nascono dalla difficoltà di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda».
Per una coppia etero, ecco un suggerimento da cogliere. «Iniziate a essere più egoisti e indirizzate il partner verso quello che solo voi sapete vi dà più piacere», il consiglio di Jannini. «Dedicate tempo a sperimentarvi: chiedete, provate, lasciatevi andare come foste bambini in esplorazione. Imparerete a parlare un linguaggio comune, solo vostro, che diventerà la chiave per comprendervi».
E poi, più divertimento. «Gli omosessuali sono stati i primi a scoprire che il sesso non serve solo a fare figli, ma anche a dare piacere ai due individui della coppia», dice Pasini.
Giulia Lazzerini – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2010

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