Salute

Veleno di scorpione contro il tumore? «Non fidatevi»

Il monito degli oncologi sulla presunta cura miracolosa che arriva da Cuba, il Vidatox: non ci sono studi e il farmaco non è stato autorizzato

Farmaco miracoloso contro il cancro o truffa? La domanda chiave sul Vidatox (o Escozul), preparato a base di veleno di scorpione blu prodotto a Cuba, è tutta qui. Da una parte ci sono le speranze dei malati, dall’altra la comunità scientifica che lancia l’allarme: non esistono studi, non ci sono prove. Non fidatevi.

COS’È. Il Vidatox è un farmaco omeopatico prodotto a Cuba dall’azienda Labiofam (che fa anche detergenti per la casa e pesticidi), con sede vicino a L’Avana. È ottenuto con veleno di Rhopalurus junceus (lo scorpione blu, in realtà di color rossiccio). Oltre 30 anni fa, alcuni medici cubani hanno notato che i contadini punti da questo animale guarivano da malattie come l’artrite reumatoide. Nel 1985 nasce così, dagli studi del biologo cubano Misael Bordier, il farmaco. Come viene prodotto? Gli scorpioni allevati vengono ogni giorno colpiti con scosse elettriche: per reazione, rilasciano 2-3 gocce di veleno.

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COME SI PRENDE. Il farmaco va assunto lontano dai pasti, in gocce sublinguali. Durante il trattamento non vanno sospese le terapie tradizionali (chemio, radioterapia). Ma gli oncologi avvertono: attenzione, non sappiamo quali possono essere le interazioni tra queste e il Vidatox e quali gli effetti collaterali.

GLI EFFETTI. Secondo i produttori del farmaco, il Vidatox ha effetti antinfiammatori, antidolorofici, immunoregolatori e antitumorali. Per quanto riguarda i tumori, potrebbe impedire l’angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni che «nutrono» il tumore. Secondo Gisela González, biologa del Centro di immunologia molecolare de L’Avana, colpisce il fattore di crescita epidermico, che regola crescita e vita delle cellule. In quelle tumorali, funziona «troppo» rendendole pressoché immortali e permettendo al cancro di crescere. Per González, il veleno di scorpione blocca questa crescita, riducendo il tumore a malattia cronica.

SI GUARISCE? Secondo Francesco Matteucci, presidente della Pharma-Matrix (distributore in Europa del Vidatox), dipende dallo stadio di avanzamento del tumore: in alcuni casi sì, in altri si guadagnano mesi prezioni, in tutti migliora la qualità della vita. Ma la comunità scientifica è scettica: può trattarsi di effetto placebo. Inoltre, ricorda Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri (puoi chiedergli un consulto), a fronte di una persona che ha guadagnato qualche mese di vita possono essercene moltissime che non hanno ottenuto nulla ma si vergognano ad ammettere di essere ricorsi alla cura «miracolosa».

GLI STUDI. Non esistono studi sul Vidatox pubblicati nelle riviste internazionali. Il medicinale non è stato approvato da nessuna agenzia per i farmaci (Aifa in Italia, Food and Drug Administration negli Stati Uniti, European Medicines Agency in Europa, Pharmaceuticals and Medical Devices Agency in Giappone). Secondo l’azienda produttrice, è in corso una fase 3 di valutazione clinica, su migliaia di pazienti, che sarà presentata a settembre 2012.

L’ALLARME. Gli oncologi temono un nuovo caso Di Bella: una speranza, un’illusione per i malati pronti a tutto, non supportata da alcuna evidenza scientifica. Con il rischio di un mercato di contrabbando. Il ministro Ferruccio Fazio ha sottolineato le rischiosità di affidarsi a farmaci non autorizzati: «I farmaci e i viaggi della speranza non portano da nessuna parte».

DOVE SI TROVA E QUANTO COSTA. Fino al 28 aprile 2011 era distribuito gratuitamente all’Avana. Da quella data, sull’isola viene venduto agli stranieri a 160 euro (40 ml), ai cubani a un peso. Nel 2010, secondo Labiofam, 35mila italiani sono volati a Cuba per comprarlo. Da maggio, è distributo anche in Albania, a Tirana, dalla società Pharma-Matrix. Qui una boccetta da 30 ml costa 98 euro, a cui si aggiunge il costo della visita ed eventuali integratori. L’ordine dei medici albanesi ha sollevato dubbi sulla clinica che lo vende, sospendendo due suoi medici (che non erano davvero medici).
Federica Maccotta – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2011

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