Salute

Vaccino contro il coronavirus: partiti i test, quanto aspetteremo?

Ora che sono cominciati i primi trial sugli umani si spera in una corsa contro il tempo. Gli ottimisti parlano di mesi, ma molti esperti sottolineano che ci vorrà almeno un anno

Dopo la partenza dei test sull’uomo negli Stati Uniti, la domanda che si pone tutto il mondo è quanto dovremo aspettare per avere un vaccino disponibile ovunque? Per il momento i ricercatori del Kaiser Permanente research facility di Seattle hanno iniettato a quattro persone la fiala contenente il vaccino contro il coronavirus che provoca il Covid-19. La notizia è stata confermata dall’agenzia di stampa Associated Press.

Il primo volontario è stata una donna di 43 anni, madre di due bambini. Si chiama Jennifer Heller e si è detta entusiasta di avere la possibilità di fare qualcosa.

Gruppo San Donato

Il vaccino contiene un codice genetico copiato dal virus, senza poter però trasmettere la malattia.

Vaccino contro il coronavirus: saltati alcuni passaggi che normalmente vengono eseguiti

Questo test elude alcuni controlli a cui i vaccini sono generalmente sottoposti, come quelli sul modello animale, per essere sicuri che possano innescare una risposta immunitaria. La Moderna Therapeutics, che è la società di biotecnologie che sta dietro al vaccino, ha comunque assicurato che stanno usando un procedimento già testato.

Vaccino contro il coronavirus: metodo già sperimentato

“Questo vaccino usa una tecnologia già esistente” ha spiegato alla Bbc John Tregoning, un esperto in malattie infettive dell’Imperial College di Londra. “Gli standard di sicurezza sono molto elevati. Stanno utilizzando cose che sappiamo essere sicure sull’uomo e le persone sottoposte ai test saranno monitorate costantemente. Sicuramente è un procedimento molto veloce, ma c’è una gara da fare contro il virus, fatta per il bene di tutta l’umanità”.

Di solito i vaccini sono composti dallo stesso virus indebolito o ucciso. Questo vaccino, che si chiama mRNA-1273, non è invece fatto dal coronavirus che causa il Covid-19. È costituito da piccolo segmento del codice genetico copiato dal virus, che gli scienziati hanno ricostruito in laboratorio. Ai volontari sono state iniettate diverse dosi del vaccino sperimentale. Gli esperti avvertono che comunque ci vorranno mesi prima che il vaccino possa essere disponibile.

Decine di aziende e di istituti di ricerca lavorano a un vaccino 

Oltre a questa sperimentazione, ci sono una trentina di istituzioni e aziende che stanno correndo contro il tempo per mettere a punto un vaccino, di cui almeno quattro hanno già iniziato i test sugli animali. L’accelerazione è stata possibile grazie agli sforzi della Cina di sequenziale il materiale genetico del virus. Le autorità di Pechino hanno condiviso questa sequenza all’inizio di gennaio, permettendo a scienziati di tutto il mondo di capire il funzionamento di questo coronavirus. Inoltre altri coronavirus hanno causato due epidemie: quella di Sars tra il 2002 e il 2004 e quella di Mers nel 2012. Diversi scienziati stavano già lavorando nella ricerca di vaccini per queste due malattie.

Il nuovo coronavirus infatti condivide tra l’80 e il 90% del suo materiale genetico con il virus che provoca la Sars. Non a caso si chiama Sars-CoV-2.

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