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Soffri di asma? I consigli per praticare sport

L'attività fisica può fare bene agli asmatici, ma allo stesso tempo può peggiorare la patologia se non viene curata nel modo corretto. Scopri le indicazioni dell'esperta

Fare sport fa bene agli asmatici in quanto migliora la funzionalità respiratoria, a patto, però, che seguano una corretta terapia farmacologica. Se non curato bene, l’asma cronico, infatti, può peggiorare con l’attività fisica. Ci sono inoltre pazienti affetti solo da broncocostrizione da esercizio fisico: il cosiddetto asma da sforzo.

La terapia

Scopo delle cure è quello di raggiungere un controllo completo della sintomatologia e dell’infiammazione cronica delle vie aeree, che sia di origine allergica o meno, in modo da permettere al paziente di condurre una vita normale. La terapia di fondo prevede l’uso quotidiano di spray antinfiammatori a base di cortisone per tutto l’anno, ove l’allergene sia presente perennemente o si tratti di asma non allergico, oppure solo nella stagione in cui si è esposti ad allergeni specifici. A seconda della gravità del problema, si aggiungono, poi, altre molecole, broncodilatatori a lunga durata d’azione e antagonisti dei leucotrieni, e, se nonostante tutto l’asma non rimane ben controllato, si ricorre ai cosiddetti farmaci biologici.

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Prevenire l’asma da sforzo durante lo sport

La terapia dell’attacco acuto prevede l’aggiunta di broncodilatatori a breve durata d’azione (che possono anche essere utilizzati 15 minuti prima dello sport per prevenire l’asma da sforzo) e di brevi cicli di corticosteroidi orali nei casi più gravi. In casi selezionati, l’immunoterapia allergene specifica (il «vaccino» iposensibilizzante) può essere utilizzata nei pazienti con asma allergico lieve/moderato ben controllato e questo permette, in determinati casi, di guarire dalla malattia.

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L’errore da non fare

Pensare che l’infiammazione sia presente solo quando ne riscontra i sintomi e, quindi, di sottoporsi alla terapia solo al bisogno. Ma se l’asma viene trascurato si può instaurare il cosiddetto rimodellamento delle vie aeree, che causa una minore efficacia delle terapie standard, con il rischio di gravi attacchi d’asma, anche letali, e che costringe a cure più impegnative, con i citati farmaci biologici in alcuni casi selezionati.

L’ipertensione o pressione alta

L’asma non controllato può, poi, causare reazioni più gravi in coloro che presentano anche allergie alimentari: è, quindi, necessario attenersi rigorosamente alle terapie.

Focus e consiglio a cura di Mona Rita Yacoub, allergologa dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

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