Salute

Soffri di reflusso? Potresti avere dolori anche alla mascella

Secondo uno studio condotto in Cina, questo disturbo è da considerare un fattore di rischio per problemi temporo-mandibolari

Il reflusso gastroesofageo causa bruciore, difficoltà digestive, rigurgito e, oltre queste manifestazioni “classiche”, potrebbe associarsi anche a disturbi della mascella.

Lo studio

A rilevare il dato uno studio condotto in Cina, che ha incluso 1.522 pazienti con disturbi temporo-mandibolari cronici e 1.522 persone di due ospedali cinesi come gruppo di controllo. Tutti i partecipanti avevano un’età compresa tra 18 e 70 anni e sono stati reclutati da luglio 2017 ad aprile 2018. Obiettivo dello studio, valutare l’associazione tra dolori temporo-mandibolari cronici e malattia da reflusso gastresofageo e determinare se i disturbi mentali o il sonno indebolito potessero mediare questa associazione. Il lavoro è stato pubblicato sul Canadian Medical Association Journal.

Gruppo San Donato

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I risultati

Nel primo gruppo, 132 soggetti hanno ricevuto la diagnosi di reflusso gastroesofageo, rispetto ai 61 del gruppo di controllo e la diagnosi è stata associata a un rischio significativamente maggiore di disturbi temporo-mandibolari. Secondo i ricercatori, quindi, il reflusso va considerato come un fattore di rischio per problemi alla mascella.

I fattori di mediazione

Per quanto riguarda i fattori di mediazione, la somatizzazione, l’ansia e il sonno indebolito mediavano moderatamente la relazione tra i due disturbi. Nello specifico: la somatizzazione ha mediato il 14%, l’ansia l’11% e il sonno indebolito per il 10%.

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Il reflusso nella popolazione

La malattia da reflusso gastroesofageo è un problema molto comune nella popolazione. Si stima che circa il 10-20% degli individui presenti sintomi da reflusso frequenti, anche se di entità lieve. Da un punto di vista epidemiologico, i soggetti più a rischio sono soprattutto le persone sovrappeso oppure obese e le donne in gravidanza a causa dell’aumento della pressione addominale.

Fonte: studio pubblicato su Canadian Medical Association Journal 

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