Salute

Piscina: le precauzioni per la salute

Funghi, infezioni intestinali e batteriche: ecco come evitare questi fastidiosi inconvenienti e godersi la piscina in totale relax.

In piscina e nei luoghi vicino alla vasca l'igiene è fondamentale per evitare infezioni cutanee e intestinali. Giancarlo Icardi, direttore del Dipartimento di Scienze della salute all'Università degli studi di Genova, parla dei possibili rischi connessi all'ambiente della piscina, e di come evitarli.

Quali sono i pericoli per la salute in piscina?

Gruppo San Donato

Le infezioni associate al bagno in piscina possono essere di due tipi: intestinali o cutanee. Tra le prime, causate dall’ingestione di acqua infetta, una delle più frequenti è la diarrea che può essere sintomo dell’azione di diversi agenti microrganismi. La dissenteria può essere associata anche a mancanza d’appetito, nausea e vomito; meno frequentemente si manifestano febbre e malesseri generali quali crampi addominali, gonfiori e senso di affaticamento. Tuttavia, in molti casi le infezioni sono del tutto asintomatiche. 

E le infezioni cutanee per contatto con le acque? In questo caso quali sono i rischi?

I rischi sono connessi alla presenza nelle acque di sospensioni di secrezioni nasali e orofaringee, così come squame della pelle e capelli. Tra i virus sono stati identificati nelle acque gli Adenovirus associati a congiuntiviti e faringiti, i Molluscipoxvirus e lo Human papilloma virus (Hpv), microrganismi in grado di provocare, rispettivamente, il mollusco contagioso e le verruche plantari. Agenti batterici di infezioni cutanee e mucose sono Pseudomonas e Staphylococcus, che causano follicoliti, congiuntiviti, irritazioni cutanee e delle prime vie respiratorie. Nelle superfici attorno alle vasche si possono annidare invece diversi funghi e lieviti.

Perché è bene fare la doccia prima di tuffarsi in piscina?

Fare la doccia prima di immergersi in acqua dovrebbe essere obbligatorio in tutti gli impianti natatori. Tale pratica, infatti, è indispensabile per rimuovere dal corpo tracce di sudore, urine, materiale fecale, cosmetici ed altri potenziali contaminanti. È dimostrato che laddove gli utenti effettuino la doccia regolarmente prima del bagno, l’acqua è più pulita, più facile da disinfettare e contiene una minore quantità di sostanze chimiche, per cui anche la balneazione risulta più confortevole.

Ciabatte di gomma: perché è importante indossarle sempre quando si cammina a bordo piscina e anche durante la doccia?

Le infezioni batteriche, virali e micotiche sono spesso un serio rischio per la salute, specialmente in luoghi pubblici come la piscina o la palestra dove le persone prestano meno attenzione all'igiene personale. L’utilizzo delle ciabatte è quindi fortemente raccomandato in ogni ambiente comune e nei vani doccia per evitare il contatto diretto con superfici che potrebbero essere contaminate. Inoltre, si consiglia l’uso di calzature in gomma per evitare eventuali cadute da scivolamento su superfici bagnate.

Spesso in piscina si viene contagiati dalle verruche: perché?

Le verruche sono formazioni cutanee benigne causate da virus della famiglia del papilloma virus umano (HPV). Il contagio avviene per contatto diretto con la lesione e indiretto (con superfici contaminate, solitamente in luoghi molto frequentati come docce, palestre e piscine, dove il clima caldo e umido favorisce la sopravvivenza del virus). Le verruche possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, ma spesso interessano alcune aree specifiche (come ad esempio le mani, i piedi, i gomiti e le ginocchia) che essendo soggette a frequente traumatismo meccanico e contatto con l'ambiente esterno sono soggette a microlesioni in cui il virus può annidarsi: è buona norma indossare sempre ciabatte di gomma per non contrarre le verruche sulla pianta del piede, tra le zone più a rischio in piscina. Nel caso in cui si presentino lesioni cutanee bisogna rivolgersi al proprio medico curante o allo specialista dermatologo, il quale valuterà l’iter diagnostico e il trattamento più opportuno. Le verruche possono essere trattate con successo mediante l’utilizzo di preparati cheratolitici, crioterapia, iniezioni intralesionali, laserterapia e asportazione chirurgica. 

Piede d'atleta: che cos'è?

Il piede d'atleta (o tinea pedis o anche tricofitosi) è una micosi causata da un fungo microscopico dermatofitico detto Trichophyton o anche altri tipi di funghi del genere Epidermophyton che si localizzano inizialmente tra le dita della pianta del piede. È frequente soprattutto d'estate, quando il caldo favorisce la macerazione della pelle, rendendola più suscettibile all’aggressione da parte dei microrganismi patogeni. Il contagio avviene per contatto diretto e indiretto con il terreno (tipicamente in piscina o in luoghi umidi), scambio di calzature indossate con altre persone. Didatticamente si distinguono tre forme di tinea pedis, che si possono presentare anche simultaneamente: Tinea pedis interdigitale (caratterizzata dalla presenza di lesioni desquamative d’intensità variabile localizzata negli spazi interdigitali. Il paziente riferisce bruciore, dolore e sensazione di puntura); Tinea pedis ipercheratosia (si presenta clinicamente con la comparsa d’aree di pelle rosacea coperta da sottili squame di colore biancastro senza comparsa di vesciche o pustole. Il suo decorso in genere è cronico e senza sintomatologia. Normalmente è bilaterale e abbastanza simmetrica nella zona degli archi plantari, tallone e bordo laterale del piede); Tinea pedis vescicolo-ampollosa (si manifesta in forma monolaterale a livello della pianta interna e apice delle dita. Clinicamente si evidenziano placche rosse, eritematose con prurito e sensazione di bruciore). Nel caso di sospetta micosi causata da tinea pedis si raccomanda di rivolgersi al proprio medico curante o al dermatologo per gli accertamenti del caso.

Quindi, possiamo individuare delle regole da seguire per la salute in piscina?

  • Evitare che bambini o adulti con recente storia di diarrea accedano all’impianto.?
  • Incoraggiare i genitori di bambini piccoli a far usare loro la toilette prima di entrare in acqua o ad utilizzare pannolini impermeabili o costumi idonei.?
  • “Confinare”, quando possibile, i bambini in piscine abbastanza piccole da poter essere facilmente svuotate in caso di rilascio accidentale di feci e/o vomito.?
  • Sorvegliare attentamente la superficie delle acque dell’impianto onde individuare tempestivamente eventuali materiali organici rilasciati.?
  • Indossare la cuffia quando ci si immerge in acqua.?
  • Indossare sempre le ciabatte negli spazi comuni.

Alice Di Pietro

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