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Melanoma: lo screening è utile per la prevenzione?

Secondo una revisione Cochrane non ci sono elementi sufficienti per affermarlo, ma questo non significa che non si debba fare prevenzione. Nell'articolo qualche consiglio

I programmi di screening attivi in Italia ad oggi sono tre: mammografico, colorettale e cervicale. Molti Paesi prevedono anche quello per il melanoma maligno, ma secondo una nuova revisione Cochrane non ci sono prove sufficienti per valutare i benefici e i danni di questo screening negli adulti. Non è infatti chiaro, dicono le conclusioni degli esperti, se riduca la morbilità e la mortalità o causi danni ingiustificati derivanti da diagnosi eccessive o trattamenti non necessari. Per approfondire sugli screening consigliati leggi questo articolo.

Melanoma e screening: informazioni insufficienti

Secondo i ricercatori svedesi che hanno iniziato a valutare questi dati, negli unici due studi che hanno soddisfatto i loro criteri di inclusione, non sono state infatti fornite informazioni sufficienti sugli effetti dello screening su decessi totali, diagnosi eccessive, qualità della vita dei partecipanti, decessi per cancro della pelle o tassi di falsi positivi e negativi.

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Non sono state analizzate persone a rischio

«Questa revisione non ha studiato gli effetti dello screening in persone con una storia di melanoma maligno o in persone con una predisposizione genetica per melanoma maligno – spiegano i ricercatori – Per determinare i benefici e i danni dello screening per il melanoma maligno, è necessario uno studio randomizzato condotto rigorosamente, che valuti la mortalità generale, la diagnosi eccessiva, le conseguenze psicosociali e l’uso delle risorse».

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La prevenzione fa fatta

Secondo gli esperti, però, questo non significa che non bisogna fare nulla. Anzi. «Esaminare la pelle in gruppi ad alto rischio è l’unico metodo per rilevare il melanoma nella sua fase iniziale con i migliori risultati – spiega Richard A. Shellenberger dell’Ospedale St. Joseph Mercy di Ann Arbor, nel Michigan – I medici dovrebbero anche educare i pazienti a evitare le scottature e i pericoli delle esposizioni al sole». Scopri qui le regole per la prevenzione del melanoma.

Controllare i nei se mutano nel tempo

«Chiedere ai pazienti delle loro scottature solari e della storia familiare di melanoma è un metodo semplice di stratificazione del rischio per capire chi dovrebbe sottoporsi a esami cutanei – ha conclude Shellenberger – La domanda più importante potrebbe essere il cambiamento nei nevi. Qualsiasi nevo che si sta evolvendo dovrebbe essere esaminato». Per capire se i tuoi nei stanno cambiando nel tempo devi seguire la regola ABCDE: ecco cosa significa.

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