Salute

Guarire dai reumatismi: meglio il caldo o il freddo

Per le infiammazioni articolari come l'artrite meglio il ghiaccio, per quelle degenerative dovute all'artrosi la borsa dell'acqua calda

C’è chi usa la borsa dell’acqua calda, chi preferisce il ghiaccio. Per guarire dai reumatismi, meglio il caldo o il freddo?
«Si dice che il caldo sia un toccasana. Affermazione corretta, tant’è che la stragrande maggioranza delle terapie fisiche, dagli ultrasuoni alla radarterapia, dal laser agli infrarossi, genera calore», dice Carlo Maurizio Montecucco, direttore universitario della divisione di reumatologia all’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Ma ci sono pazienti che dichiarano di sentirsi meglio in inverno e addirittura se applicano la borsa di ghiaccio sulla parte malata. Sì: i disturbi reumatici sono estremamente soggettivi.

«Da un punto di vista teorico, le infiammazioni articolari (le artriti, per capirsi) andrebbero trattate con il freddo, quelle degenerative (dovute all’artrosi) con il ricorso al caldo», conclude Montecucco. Ma, evidentemente, non è la regola…

Gruppo San Donato

Guarire dai reumatismi: i benefici del calore

In genere, il calore è un toccasana per i dolori articolari e muscolari. A volte basta immergersi nella vasca. Un bagno caldo (a 36-37 gradi, protratto per non più di venti minuti) riduce le tensioni muscolari e allevia le dolenzie. È importante anche tenere la zona coperta. Va benissimo la classica sciarpa di lana, meglio se preventivamente scaldata (è sufficiente lasciarla pochi minuti sul termosifone). Localmente, può giovare la boule dell’acqua calda, a patto di non utilizzare acqua bollente (meglio non superare i 35 gradi). Ok anche al termoforo, un apparecchio elettrico che genera calore. Va però usato per un periodo breve (non oltre i 20-25 minuti) e non alla massima temperatura.

Le fasce autoriscaldanti

Infine, possono giovare pure alcuni dispositivi che si trovano in farmacia e in parafarmacia. Si tratta delle fasce autoriscaldanti, composte da celle contenenti ingredienti (ferro, carbone, sale, acqua) che sviluppano calore a contatto con l’ossigeno presente nell’aria. Vanno applicate sulla zona dolente per otto ore. Analogo funzionamento per i cerotti a calore terapeutico che, applicati sulla parte interessata, sviluppano calore per sei-otto ore e rilassano la muscolatura donando sollievo.

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio