Salute

Farmaci (ma non solo): guida all’acquisto online in sicurezza

Il farmacista Umberto Marinello spiega quali sono i rischi e le garanzie offerte dal servizio

Oggi gli italiani si affidano sempre di più al mondo online anche per la ricerca di prodotti per la salute e il benessere quotidiano. Una tendenza sempre più evidente, senza dubbio determinata dalla pandemia, che ha modificato le abitudini e le esperienze di acquisto, accelerando la fiducia dei consumatori verso il web. Ma quali sono i rischi, oltre alle garanzie, offerte dal servizio? E soprattutto, quali sono i presupposti per acquistare in sicurezza?

La fotografia dell’Osservatorio Farmacia di Trovaprezzi.it

Secondo i dati dell’Osservatorio Farmacia di Trovaprezzi.it, dal 2018 (periodo pre-pandemia) a oggi, le ricerche di articoli health sono più che raddoppiate. «Negli ultimi anni il Covid ha variato il modo di fare acquisti soprattutto perché ci ha obbligati a stare in casa, offrendoci più tempo per scoprire il mondo dell’online e capire quanto semplice e veloce sia avere un prodotto in casa senza dover uscire per comprarlo» spiega il farmacista Umberto Marinello.

Gruppo San Donato

La ricerca, che si è focalizzata sul comportamento degli utenti rispetto a farmaci da banco, integratori e vitamine, e prodotti per la salute, fotografando l’evoluzione delle ricerche dal 2018 allo scorso mese di ottobre, evidenzia una crescita di tutte e tre le categorie. Si è passati dalle 7,8 milioni di ricerche per integratori e vitamine alle circa 18,2 milioni del 2022, mentre per i prodotti salute dai 2,9 milioni ai 7,1 milioni. Ma la crescita più interessante si ha tra i farmaci da banco, le cui ricerche passano da 1,6 milioni nel 2019 alle oltre 7 dell’anno 2022.

Come sottolinea Marinello, tra i prodotti maggiormente richiesti dai consumatori italiani, «a fare da padroni sono quelli per il benessere quotidiano, come la dermocosmesi e i trattamenti sia esterni sia interni, che sono passati dall’essere un acquisto di impulso a un acquisto ripetuto». Senza dimenticare poi gli integratori alimentari «che coadiuvano e aiutano il benessere della persona, curando patologie più semplici, quindi problemi di cui il paziente non necessita di andare dal medico».

Il profilo tipo italiano e i driver d’acquisto

Secondo l’Osservatorio, il profilo dell’acquirente italiano di prodotti e servizi per la salute è quello medio-giovane (25-45 anni di età), tendenzialmente donna, attento e consapevole nell’utilizzo dei canali digitali. E, come sottolinea il farmacista, «abituato a fare acquisti online perché, non avendo tempo, acquista per poi ricevere direttamente il prodotto scelto nel luogo di lavoro». Dai dati emerge inoltre che la regione più attiva sia la Lombardia (29%), seguita da Lazio (14,3%) e Campania (8,3%), ma si evince come anche Liguria e Puglia siano in forte crescita nella ricerca online.

A spingere i consumatori verso l’esperienza di acquisto online è sì il prezzo, quindi l’orientamento verso convenienza e risparmio, ma anche la velocità e la semplicità del servizio offerto, oltre alla garanzia di poter restituire il prodotto se non è quello desiderato o non si è soddisfatti.

I rischi sull’acquisto online

Da non sottovalutare, però, sono i rischi connessi all’acquisto online, a partire dal ricevere un prodotto che non corrisponde a quello desiderato, oppure non riceverlo affatto, nonostante l’avvenuto pagamento. «Capita di comprare un articolo e poi trovarsene in casa un altro, per questo bisogna fare attenzione soprattutto a non acquistare mai prodotti che necessitano una ricetta, perché ci sono siti non normalizzati che propongono farmaci non vendibili» aggiunge Marinello.

In generale, «è importante affidarsi a siti attendibili, meglio se italiani in quanto sono più conosciuti e quasi tutti si rapportano a farmacie fisiche».

I suggerimenti per acquistare online in sicurezza

Quali sono dunque i presupposti fondamentali per acquistare online in sicurezza? Innanzitutto, l’omnicanalità, ovvero la possibilità di scegliere tra il sito Internet e la farmacia fisica. «In questo modo il cliente ha una sicurezza in più, perché nel caso di un problema con l’online può fare riferimento a una persona in carne ed ossa» spiega il farmacista.

Il secondo è assicurarsi che il sito di riferimento sia notificato al Ministero della Salute. «Questo è fondamentale in quanto permette di capire se il canale online scelto è conforme e sicuro oppure no. Inoltre, bisogna fare attenzione ai siti esteri perché rispetto a quelli italiani sono meno comprensibili, di conseguenza il rischio di fare errori durante l’acquisto aumenta».

Un altro suggerimento in termini di “sicurezza” riguarda il numero di referenze gestite. «In media una farmacia italiana ha circa 20mila referenze, mentre nel caso di quelle medio grandi il numero sale a 40mila» conclude. Da non dimenticare, infine, l’opzione “reso gratuito” nel caso di prodotto indesiderato e i differenti metodi di pagamento che permettono, nel caso di Clearpay ad esempio, di pagare a rate, quindi “compra oggi e paga più tardi”.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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