Salute

Fare il bagno espone al contagio? Le nuove fake news sul coronavirus

Il ministero della Salute continua a smentire le bufale che stanno circolando durante l'epidemia. E invita a segnalare notizie sospette

Non fidarsi di notizie senza fonte certa diffuse sui social network e via WhatsApp. Non solo audio, foto o messaggi, ma anche veri link che rimandano a una presunta pubblicazione su siti ufficiali, come quello del ministero della Salute. Per questo prosegue il lavoro del ministero nell’individuare fake news sul coronavirus. Si è letto di tutto e nonostante giornali ed esperti si impegnino costantemente nello spiegare il punto di vista scientifico, la cattiva informazione continua a diffondersi.
Di seguito le ultime bufale individuate dagli esperti del ministero. Se ricevete o leggete messaggi non verificati potete segnalarli alla Polizia postale tramite il sito https://www.commissariatodips.it/.

I bagni in piscina o nell’idromassaggio espongono all’infezione da nuovo coronavirus

Attualmente non ci sono ancora prove sul fatto che il coronavirus possa contagiare l’uomo attraverso l’acqua, quindi all’interno di vasche, come una piscina o un idromassaggio. Tuttavia, gli esperti consigliano di assicurarsi del corretto funzionamento ed effettuare un’adeguata manutenzione e disinfezione (ad esempio con cloro e bromo) delle vasche. Anche facendo il bagno, come da regola generale, è meglio mantenere la distanza di un metro tra una persona e l’altra.

Il fumo non mi espone a rischio maggiore

Notizie contrastanti sui fumatori e il contagio da coronavirus possono aver confuso le idee. Ma studi recenti hanno evidenziato in chi fuma un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori. Il fumo facilita le infezioni respiratorie perché veicola nell’apparato respiratorio 7 mila e più sostanze tossiche ogni giorno.

I bambini sono al sicuro: anche se hanno la febbre il medico non va chiamato

Anche se Covid-19 si è dimostrato più clemente con i bambini, ciò non significa che i più piccoli sono immuni all’infezione. Quindi in caso di sintomi dubbi (come febbre, rinite, tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria) è sempre indicato consultare il pediatra. Soprattutto ora che è stata individuata una correlazione con la malattia di Kawasaki. Si tratta di una patologia rara che colpisce i bambini e che sembra più frequente con il coronavirus. Ma la Società Italiana di Pediatria rassicura i genitori: una cura c’è, non bisogna avere timore ad andare in ospedale – anche con pandemia in corso – e richiedere una visita. I campanelli d’allarme? Febbre sopra 38,5 per cinque giorni che non risponde a terapia, congiuntivite, linfonodi del collo ingrossati, gonfiore sul dorso delle mani o dei piedi, labbra e lingua ingrossate, macchie sul corpo.

Bere alcol rinforza il sistema immunitario e mi protegge dal virus

Il consumo di alcol non protegge da Covid-19 e non impedisce di essere infettati dal nuovo coronavirus. Anzi: il rischio di infezione è maggiore perchè l’alcol indebolisce il sistema immunitario e quindi riduce la capacità dell’organismo di fronteggiare le malattie infettive.

Gruppo San Donato

La vaselina intorno al naso intrappola il virus 

Non ci sono evidenze che il virus resti intrappolato dalla vaselina. Gli unici strumenti che abbiamo per evitare il contagio sono il mantenimento della distanza di sicurezza, l’igiene quotidiana personale (mani, naso, bocca) e l’utilizzo di mascherine nei luoghi in cui è richiesto (dipende dalle Regioni, ma sempre negli spazi chiusi e sui mezzi di trasporto).

Mangiare carboidrati aumenta il rischio di contrarre l’infezione

Non ci sono evidenze scientifiche che il consumo di carboidrati, come pane, pasta, pizza, esponga di più all’infezione. Una dieta bilanciata e varia con il giusto apporto di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell’organismo è fondamentale per il benessere di ogni individuo e la prevenzione di molte malattie perché aiuta il sistema immunitario a rimanere forte e sano.

Respirare aria calda dall’asciugacapelli elimina il virus

L’idea nasce dal fatto che con il caldo del phon il coronavirus morirebbe in gola. Ma non è così: l’aria dell’asciugacapelli non può raggiungere temperature così elevate da uccidere il virus. Si otterrebbe solamente un’irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni.

L’Argento colloidale è un disinfettante e protegge dal virus

Nessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus.

Per altre fake news sul coronavirus leggi questo articolo.

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