
Il terrore notturno è un parziale risveglio dal sonno profondo, generalmente accompagnato da una forte agitazione, grida, tachicardia, respiro accelerato, eccessiva sudorazione che colpisce i bambini in tenera età.
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Terrore notturno: come devono comportarsi i genitori?
I genitori che assistono a questo fenomeno rimangono molto spaventati. Se svegliato, il bambino fa fatica a riconoscere le persone e appare decisamente disorientato, perciò i genitori non dovrebbero mai svegliare il figlio durante l’episodio acuto, perché potrebbero peggiorare la situazione.
Ci può essere anche del sonnambulismo, con il piccolo paziente che cammina per casa lanciando urla di terrore. Al risveglio completo, non si ricorderà di nulla. Gli episodi in genere accadono poco dopo l’addormentamento e la durata va da pochi secondi a qualche minuto. Di solito la situazione scompare nel corso del tempo. I bambini colpiti non hanno maggiori probabilità di problemi di salute mentale, ma in età adulta sono più suscettibili ai disturbi di ansia.
Si consiglia di:
- evitare di drammatizzare la situazione,
- non parlarne con il proprio figlio il giorno successivo a una crisi, perché potrebbe causare ansia nel piccolo e paura ad addormentarsi.
- Togliere dalla stanza oggetti che potrebbero ferire il bambino, se ci sono anche episodi di sonnambulismo, può essere una buona idea.
Quali sono le cause del pavor nocturnus?
La causa principale è la genetica: se un parente stretto, come ad esempio un genitore, ha sofferto o soffre di parasonnia c’è un rischio dieci volte maggiore di sviluppare il terrore notturno. Anche in questo caso la scarsa qualità del sonno è un fattore di rischio, così come asma, apnee notturne e reflusso gastroesofageo.
Terapia
I genitori devono curare con attenzione l’igiene del sonno del bambino.
Generalmente il terrore notturno tende ad andare incontro a remissione spontanea senza interventi mirati. La terapia con farmaci è prescritta solo in casi estremamente rari e si basa sull’assunzione di benzodiazepine o antidepressivi, che però sui bambini possono avere effetti collaterali pesanti, come disturbi dell’attenzione e della memoria, astenia e stati allucinatori.